“Coinvolgere le donne nelle decisioni sul masgalano”

Siena

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Sostanzialmente modificato, in base alle segnalazioni dell’omonima Commissione, il Regolamento per l’assegnazione del Masgalano, approvato durante la seduta consiliare di ieri. Prima della votazione il consigliere Marco Falorni (Impegno per Siena) ha proposto un emendamento all’articolo 4, comma 2, affinché le Contrade possano proporre, per il ruolo di Commissario, persone che abbiano ricoperto, in passato, la carica di economo, oltre che persone che siano state alfieri o tamburini di Piazza. “Si tratta – ha detto il consigliere – di recuperare il vecchio testo del Regolamento, prima della modifica apportata dal Consiglio comunale nel maggio 2004”. Falorni, dopo un excursus storico sulla storia del Comitato Amici del Palio, nato nel 1947 per iniziativa di Arrigo Pecchioli, con l’intento di riportare decoro al Corteo Storico, cosa che prese corpo nel 1950 con l’ideazione del Premio Masgalano, ha evidenziato il ruolo determinante, ricoperto fin dall’inizio, degli economi delle Contrade. Con la loro esclusione, e qui Falorni ha richiamato l’attenzione del consesso e, quindi, dell’amministrazione comunale, si esclude la partecipazione delle donne. Il genere femminile, infatti, non partecipa al Corteo storico, ma può ricoprire il ruolo di economo di Contrada, un incarico che permette loro di esprimere il proprio giudizio per l’assegnazione dell’ambito premio. “Perché escluderle a priori, ha rimarcato Falorni? Se il consiglio approverà il mio emendamento le Contrade, pur inserendo nel Regolamento la possibilità di proporre al Comune anche degli ex economi, non saranno obbligate né a eleggere degli economi donne, né, pur avendole elette, a proporle al Comune per la Commissione Masgalano. Se vorranno continuare a proporre tutti ex alfieri o ex tamburini saranno liberissimi di farlo, ma non può essere il Consiglio comunale a escluderle aprioristicamente, perché è il Comune ad organizzare la Festa”.
“L’8 marzo è la festa delle donne – ha proseguito – quale migliore occasione per noi consiglieri di fare un piccolo ma significativo regalo alle nostre donne senesi? Mi verrebbe di dire: se non ora, quando?”.