Cesare Cecchi: ‘Bene il patto per occupazione e sviluppo, ma servono tempi certi e rapidità’

Cesare Cecchi

“Un passo importante – commenta il presidente di Confindustria Siena, Cesare Cecchi – la delibera del Patto per l’Occupazione e lo Sviluppo da parte della Giunta Comunale di Siena. Il documento, già sottoscritto da Confindustria Siena insieme ad altre Associazioni ed Enti del territorio, ripercorre infatti argomenti – continua Cecchi – che sosteniamo da sempre, come la necessità di implementazione delle infrastrutture, fondamentali per facilitare il raggiungimento delle nostre zone ed il trasporto delle merci prodotte dalle aziende, l’importanza di una forte qualificazione nella green economy che è già  oggi tema di punta sia dell’Amministrazione provinciale che di quella regionale, lo sviluppo nell’ICT per accelerare la modernizzazione del sistema, la concretizzazione di un Distretto Culturale per cui il nostro territorio che tanto ha da spendere attraverso una offerta con pochi uguali”.

 

“Confindustria Siena ritiene fondamentale quindi anche il capitolo dove vengono coniugati territorio-ambiente-sostenibilità, concetto tanto importante sia nel rapporto tra territori, per cui rappresenta certamente un elemento di vantaggio competitivo, sia perché la sostenibilità è  oggi strettamente legata all’innovazione, all’efficenza e al risparmio energetico”.

 

“Ma tutto questo – sottolinea Cecchi – avrà valore se messo in atto con rapidità e tempi certi, come richiedono da tempo le aziende nostre associate. La troppa burocrazia nell’attuazione dei programmi è infatti una delle problematiche maggiori che esse lamentano: c’è quindi bisogno di passare con celerità dalla fase dei proclami a quella della concretezza. Solo così infatti si può attirare investimenti da fuori zona nonché stimolare i nostri imprenditori a continuare nel proprio lavoro, creando occupazione”.

 

“In tutto questo resta basilare – conclude il presidente di Confindustria Siena – il ruolo della Banca più importante del territorio e per la quale non possiamo che auspicare che siano maturi i tempi perché l’attenzione si sposti alfine dalle problematiche proprietarie e di governance a quelle strategiche, che significa accompagnamento organico ad un progetto di sviluppo condiviso attraverso un sostegno che si interfacci appunto con l’innovazione, l’efficientamento produttivo e l’internazionalizzazione. In altre parole con i temi necessari a realizzare le condizioni di una nuova fase di crescita necessaria per un futuro veramente ‘sostenibile’ del nostro territorio”.