Ceccuzzi: ‘Rafforzare la rete tra Comune, terzo settore e associazionismo’

Franco Ceccuzzi

“Innovazione, comunità, solidarietà sono le parole intorno alle quali costruire un nuovo progetto di welfare a Siena. La fase che stiamo vivendo ci impone di rivedere l’intero sistema di servizi alla persona della nostra città, consapevoli di poter contare su minori risorse, ma anche forti della presenza di un terzo settore che è un soggetto fondamentale del nostro sistema di welfare, capace di dare risposte innovative e aggiuntive ai bisogni sociali e di promuovere una cultura dello stare insieme e del ‘fare rete’ “. Con queste parole Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco alle primarie del centrosinistra, è intervenuto ieri, giovedì 17 gennaio, all’iniziativa dedicata ai temi del ‘sociale’, presso il circolo Arci della Coroncina. L’incontro, introdotto da Anna Ferretti, del “Comitato Avanti Siena”, ha visto la partecipazione e gli interventi di tanti rappresentanti del mondo dell’associazionismo senese, che hanno toccate le questioni più significative legate ai servizi sociali.

“Il terzo settore e le organizzazioni sociali nel loro complesso – ha detto Ceccuzzi – sono protagonisti indispensabili nella costruzione e nel mantenimento della coesione sociale della nostra città. Per questo dovremo cercare un maggiore coinvolgimento di enti e associazioni, in grado di mettere in campo, insieme al Comune progetti mirati alle fasce più deboli. Le scelte fatte nei dieci mesi di governo della città, a cominciare da quelle sul bilancio, hanno tutelato la città e i servizi essenziali. Nei prossimi anni, però, se vogliamo osare di più sul fronte dello sviluppo della crescita dovremo poter contare su uno stato sociale forte, fondato, da un lato, sulle risorse pubbliche e, dall’altro, su un rapporto sempre più stretto con il volontariato e il terzo settore, consolidando sempre più questa rete e cercando di ampliarla”.

“Credo – ha continuato Ceccuzzi – che il terzo settore e l’associazionismo dovranno essere protagonisti attivi non solo nella soluzione dei problemi, ma nelle decisioni che vengono prese ‘a monte’ dalle istituzioni che, a partire dal Comune, dovranno farsi carico di sostenere questo mondo. Solo così potremo dar vita a progetti concreti come, ad esempio, quello del bilancio partecipato o della Consulta del terzo settore, che, in alcuni casi, erano già stati avviati nel mandato poi interrotto. Con questo spirito dovremo ripensare anche al ruolo del servizio sociale, da sviluppare con le tante professionalità impegnate sul territorio per individuare, insieme, i bisogni e le risorse. Le sfide sul fronte del welfare sono molte e complesse e, per vincerle, dovremo creare, in modo nuovo, una rete virtuosa tra utenti, volontari, professionisti e istituzioni che, in un’ottica di area vasta, sappiano creare le condizioni per affrontare i problemi e risolverli facendo leva su quello spirito di comunità e di solidarietà che è un tratto distintivo della nostra città”.