Ceccobao: “Sostengo Bersani perché l’Italia ha bisogno di essere rinnovata completamente”

Luca Ceccobao – assessore regionale

Io sto con Bersani perché mi riconosco in un progetto che ridisegna il paese nel segno dell’equità, dell’onestà e della capacità, e perché Bersani è una figura capace di tenere unito il centrosinistra. La crisi economica che ha investito l’Italia ha accentuato la crisi di credibilità del nostro paese. Se vogliamo risollevare l’Italia dobbiamo ripartire dall’Europa, riprenderci il nostro prestigio e batterci in quel contesto perché accanto al rigore si parli anche di sviluppo e solidarietà. Le primarie sono un’opportunità per far emergere un dibattito che rinnovi la sinistra. Ma non basta, perché serve ricostruire un rapporto di fiducia e di speranza con i cittadini. Servono idee nuove e nuovi modi di stare dentro le istituzioni e in politica, sobri e trasparenti. Non si rinnova nulla con gli anatemi, ma si finisce solo per alimentare un sentimento di sfiducia verso la politica. Serve, invece, la capacità di proporsi partendo dall’esempio, compiendo scelte utili ai cittadini.

 

Deve essere chiaro che se il centrosinistra va al governo, metterà in campo politiche che chiederanno di più a chi ha di più. Bisogna superare i limiti e le storture di un liberismo selvaggio che ha portato alla peggiore crisi del dopo guerra, aumentato le disparità, reso sempre più precario il lavoro e più potente la finanza. Serve invertire la rotta e mettere chi produce al centro delle nostre politiche, lavoratori e imprese. Non è questo il momento di una versione aggiornata di uno yuppismo anni ’80. Leader abbronzati, camice inamidate, e una nuova ‘Milano da bere’. Per essere credibili non si possono soltanto lanciare messaggi ambigui che non affrontano mai i problemi. Mannheimer ci dice che nelle intenzioni di voto del centro destra, di quel 32% che votava Pdl, oltre la metà si ricollocano in altre formazioni compreso il Movimento 5 Stelle. Solo l’uno per cento dichiara che sarebbe disponibile a votare un partito tra Pd, Idv, Fli o altri. E’ difficile pensare di vincere dicendo semplicemente di voler attrarre gli elettori del centro destra.

 

Noi dobbiamo parlare ai delusi, a coloro che si sono rifugiati nell’astensionismo e che non credono più alla politica a causa dei cattivi esempi, ma anche perché non trovano soluzioni ai loro problemi. Dobbiamo parlare agli italiani che vogliono riconoscersi in una politica onesta e concreta, che li rappresenti. Che parli di lavoro e di lotta al precariato.

 

La vera domanda è: chi può governare meglio adesso l’Italia? Se misuriamo i leader sulla base di quello che hanno fatto quando sono stati provati sul campo, Bersani ha già dimostrato di saper governare bene e con coraggio, senza paura di sfidare le grandi corporazioni del paese, se necessario. Le regole che il Pd si è dato per le primarie sono nel segno dell’apertura, della trasparenza e della chiarezza. Si dà la possibilità a tutti coloro che si riconoscono nel centrosinistra di scegliere il proprio candidato leader. Dobbiamo evitare che un’armata Brancaleone in disfacimento come il centrodestra usi questa occasione di formidabile partecipazione, in maniera strumentale per spaccare il Pd. E’ chiaro a tutti che questa volta, se il Pd va al governo, deve cambiare davvero questo paese. E che ci sono delle forze sociali e politiche in Italia – penso a parte del mondo della finanza e dei grandi capitali – che possono legittimamente avversare un governo di centrosinistra. Per questo serve una grande mobilitazione del popolo del centrosinistra, che faccia sentire la sua voce.

 

Siamo di fronte ad un’occasione storica per il Pd e per il centrosinistra per cambiare profondamente il paese. Serve un candidato che unisca attorno a idee nuove. Per vincere serve l’unità, per governare serve un progetto chiaro e capacità: Pierluigi Bersani è la scelta migliore.

 

 

 

Luca Ceccobao