Carillio Corridori è stato trovato morto in fondo ad un burrone

E’ stato trovato morto non molto lontano da casa Carillio Corridori, l’82enne di Buonconvento che era scomparso da più di due giorni. La speranza di parenti ed amici si è infranta ieri pomeriggio attorno alle ore 16, quando il figlio dell’uomo ha capito ciò che era successo. Il dramma si è consumato mercoledì mattina, poco dopo la sua partenza da casa. L’uomo era uscito per recarsi, a bordo della sua Fiat Panda bianca, all’ospedale di Montalcino per farsi una radiografia al ginocchio. Per arrivare nella cittadina del Brunello l’uomo aveva preso quella che riteneva essere una scorciatoia, vale a dire la strada del Canalicchio, una antica e suggestiva strada bianca. Sicuramente Carillio era all’oscuro della frana avvenuta proprio su questa strada ormai un anno fa, e che di fatto impediva il passaggio e l’arrivo a destinazione. Un errore che purtroppo è stato fatale per l’uomo. Per quella che al momento è l’ipotesi più credibile formulata dalle forze dell’ordine l’uomo sarebbe arrivato a bordo della sua auto fino al punto della frana, capendo a quel punto che non poteva andare oltre. E nel tentativo di tornare indietro, provando a fare retromarcia in una strada molto stretta, l’uomo sarebbe caduto con la sua auto dentro un burrone sottostante e profondo circa dieci metri. Un volo tremendo che non gli ha lasciato scampo.

A fare la terribile scoperta è stato il figlio di Carillio, Ivano, molto noto a Vescovado dove lavora da circa venti anni come meccanico. E’ stato lui ad addentrarsi nella strada bianca e a vedere la macchina caduta e precipitata nel dirupo. In quel momento ogni speranza si è spenta.

Le ricerche erano proseguite ieri mattina con i carabinieri delle compagnie di Siena e di Montalcino attive sul territorio a partire dalle ore 10. Un’ora dopo si è alzato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco che ha perlustrato una parte della zona, senza che avvenisse tuttavia il ritrovamento.

Cartelli e transenne Resta tuttavia un punto ancora da chiarire in questa vicenda. La strada del Canalicchio ha un doppio ingresso: il primo è a tutt’oggi chiuso da alcuni pali che impediscono l’entrata. Nel secondo, invece, quello preso da Carillio, l’ingresso era sconsigliato attraverso alcuni cartelli che segnalano che la strada è senza sbocco e da transenne posizionate proprio all’imbocco della stessa. Ma le transenne ed i cartelli erano stati spostati fino al bordo della strada, a quanto pare già da alcuni mesi. Per questo motivo Carillio non è stato in grado di sapere che il percorso era chiuso e senza sfondo. Le forze dell’ordine sono adesso al lavoro anche per valutare se esistano delle responsabilità in questa vicenda.

Gen. Gr.