“Camera con Vista” – Diario dal Parlamento di Luigi Dallai

 Da stamani  iniziano le procedure per l’elezione del Presidente della Repubblica. I grandi Elettori, circa mille (1007), dovranno esprimere il loro voto segretamente scrivendo la preferenza su un foglietto e imbucandolo in una delle apposite urne. Si prevedono due votazioni al giorno, le prime tre delle quali necessitano di una maggioranza qualificata (3/5) per sancire il nominativo eletto. Dalla quarta si procede per maggioranza semplice. Il clima nell’Aula, e direi in ogni luogo della Camera, è teso. E’ senza dubbio, conseguenza della serata di mercoledì e della rovente discussione all’interno della maggiorana di centrosinistra.

Mercoledì sera ci siamo infatti riuniti al Teatro Capranica; i numeri sono tali che dobbiamo affittare delle sedi molto grandi per poter riunirci tutti. Qui Il segretario Pierluigi Bersani ha descritto il “medaglione” del candidato Presidente, e poi lo ha associato al nome di Franco Marini. La discussione, già stimolata dalle agenzie di stampa che avevano battuto in anteprima la proposta di Bersani,  si è fatta molto accesa. Gli interventi migliori sono stati a mio avviso quelli di Dario Parrini, Matteo Orfini, Pippo Civati, Rosario Crocetta. Ce ne sono stati altri condivisibili, almeno in parte, e come al solito qualcuno che oserei definire imbarazzante….

Mentre i nostri telefonini venivano intasati da decine di messaggi di protesta rispetto alla proposta Bersani, la discussione si è dipanata secondo due direttrici: le doti umane e politiche di Franco Marini vs. la sua incapacità di rappresentare le esigenze di rinnovamento che salgono dal nostro elettorato e dalla società.

Con tutta evidenza i punti in contrapposizione sono tali che pregiudicano una scelta condivisa: peraltro far leva sulle indubbie qualità umane e sul passato di Franco Marini non rende merito alla figura dell’anziano leader sindacale. Ho sempre pensato che il rispetto verso la storia e la credibilità delle persone si esercita anche evitando di porle in contrapposizione con le necessità del presente. Quello che ci chiede oggi il nostro elettorato, e mi sento di dire, quello di cui c’è disperato bisogno, è una politica che parli al Paese, che interpreti le esigenze ed il bisogno di discontinuità con il recente passato. E queste necessità, con tutta evidenza, impongono scelte diverse, innovative, che permettano alle istituzioni italiane di poter giocare nel mare aperto di una società in ebollizione e di complessi scenari internazionali.

Ma veniamo alla cronaca, in diretta. E’ iniziata la votazione, prima i senatori a vita, poi i senatori, quindi i deputati. Il primo scrutinio è iniziato alle dieci, e verosimilmente si concluderà verso l’una. Alle 15.30 è previsto l’eventuale secondo scrutinio.

 

Luigi Dallai