Bezzini: ‘Su Banca Mps ognuno porti il suo contributo per ricostruire e non per distruggere’

Simone Bezzini

Sto seguendo con grande attenzione e preoccupazione le vicende che stanno interessando, anche nelle ultime ore, la Banca Mps. Vicende che farebbero emergere un quadro a tinte fosche, fatto di operazioni finanziarie speculative con conseguenze negative sul terzo gruppo bancario italiano. Danni che colpiscono al cuore un’intera comunità che, da sempre, è profondamente legata al gruppo Mps, nel quale affonda un pezzo della sua identità e delle sue radici. Voglio ribadire con forza quanto, in una fase come questa, sia indispensabile che sia fatta chiarezza e siano individuate tutte le responsabilità. La massima trasparenza è fondamentale anche per comprendere quali saranno le ricadute delle operazioni sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca e per poter ulteriormente sviluppare una strategia di uscita dalla crisi.

Il cambiamento avviato nei vertici della Banca Mps oltre un anno fa. La situazione è grave, ma non possiamo e non dobbiamo farci piegare dalla pesantezza del momento. Dobbiamo lavorare per tutelare, prima di tutto, la Banca e i suoi lavoratori, nell’interesse della città. E’ con questo spirito che oltre un anno fa abbiamo sostenuto, con forza, l’esigenza di cambiare i vertici della Banca, dando vita a un percorso radicale di rinnovamento del management e di costruzione di un nuovo rapporto tra politica e soggetti finanziari, fondato su autonomia e netta distinzione dei ruoli. Lo abbiamo fatto prendendo atto di una situazione già allora difficile che andava corretta urgentemente.

Un rinnovamento che ha provocato il Commissariamento del Comune di Siena. Un rinnovamento pagato a caro prezzo dalla città di Siena che, in conseguenza di ciò, ha subìto il Commissariamento del Comune, a soli undici mesi dall’inizio del mandato. La battaglia tra innovazione e conservazione in città è ancora in corso e ci sono soggetti che vorrebbero restaurare qualcosa che non può più esistere, pena il riprodursi di quelle pratiche che sono parte rilevante delle cause della crisi della Banca.

Il senso di responsabilità prevalga su tutte le forze politiche. Occorre distinguere tra la giusta preoccupazione dei cittadini, talvolta espressa legittimamente con toni forti e chi, invece, punta a distruggere tutto, compresa un’intera comunità. Ci sono forze politiche, locali e nazionali, che agiscono come avvoltoi con toni beceri e senza il minimo senso di responsabilità per le ripercussioni che le loro parole potrebbero avere su una situazione, già estremamente delicata. Nessuno vuole prevaricare il legittimo diritto di critica e la dialettica democratica, ma continuare a sparare a zero sulla Banca e sulla città può solo aggravare il danno che la comunità ha subìto. Mi auguro che, almeno per una volta, il senso di responsabilità prevalga e che ognuno porti il suo contributo per ricostruire e non per distruggere.

Simone Bezzini