Bezzini ai parlamentari senesi: ‘Province virtuose nei pagamenti alle imprese ma vincolate dal patto di stabilità’

Simone Bezzini

“Governo e Palamento si adoperino affinché gli spazi per i pagamenti che gli altri enti locali non sono stati in grado di utilizzare possano essere messi a disposizione, già nel corso del 2013, di tutti quegli enti che hanno dimostrato prontezza e capacità di buon governo. Secondo i dati forniti dall’Upi sullo stato di attuazione dei pagamenti dei debiti alle imprese da parte delle Province, sono già stati saldati l’83 per cento dei pagamenti di fatture inevase, mentre altre istituzioni locali sono ferme al 26 per cento e lontane dal pagamento entro l’anno di tutti i debiti, nonostante spazi finanziari già assegnati”. L’appello è del presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, sulla base dei dati forniti dall’Upi, Unione delle Province d’Italia, sullo stato di attuazione dei pagamenti dei debiti alle imprese da parte delle amministrazioni provinciali, reso pubblico dal Ministero dell’economia.

“Dai risultati che emergono dall’ultimo monitoraggio – sottolinea Bezzini – risulta che su 1 miliardo e 161 milioni di euro concessi alle amministrazioni provinciali come spazi di pagamenti di fatture inevase alle imprese, 970 milioni di euro sono stati già saldati. Le tanto vituperate Province, quindi, si sono dimostrate gli enti che hanno utilizzato in maniera più efficace le opportunità offerte dal decreto legge 35/2013 sui pagamenti alle imprese. La Provincia di Siena, in particolare, è ai vertici in Italia e in Toscana per i pagamenti verso i fornitori, avendo saldato il 100 per cento dei propri debiti al 31 dicembre 2012 senza ricorrere a onerose anticipazioni di cassa”.

“Se nel 2012 la Provincia di Siena ha rispettato gli equilibri di bilancio, il patto di stabilità e ad oggi pagato tutti i fornitori – aggiunge il presidente – per il 2013 l’azzeramento dei trasferimenti statali e l’impossibilità di accedere ai benefici delle misure sui pagamenti per le Pa ci crea una drammatica sofferenza, tale da poterne compromettere l’operatività. I vincoli di patto, infatti, non consentono di far fronte ad alcun pagamento per spese in conto capitale, pur in presenza di sufficienti disponibilità di cassa”.

“Vista la situazione – conclude Bezzini – ho scritto ai parlamentari senesi Susanna Cenni e Luigi Dallai perché si attivino in Parlamento e nei confronti del Governo affinché vengano valutati correttivi tali da riassegnare gli spazi che gli altri enti locali non sono stati in grado di utilizzare e siano liberate dai vincoli del patto di stabilità interno le spese per investimenti in settori di primaria importanza, come l’edilizia scolastica e la difesa del suolo. Se ciò fosse tecnicamente possibile, andrebbe a beneficio di tutto il tessuto economico dei territori, senza gravare ulteriormente su imprese già sfiancate dal peso della crisi e dalle difficoltà di accesso al credito”.