Banca Mps, più di un miliardo di perdita

  • Prosegue la trasformazione del modello di business in linea con il Piano di Ristrutturazione: crescita del margine di interesse “core”[1] (+5% a/a), delle commissioni derivanti dalla gestione del risparmio (+9,4% a/a) e riduzione strutturale dei costi (-5,2% a/a)
  • Risultato Operativo, al netto delle Rettifiche di valore e di componenti non ricorrenti,  pari a circa 1,6 miliardi di euro, in crescita del 16,6% sull’anno precedente
  • Risultato netto di periodo (-1.150 milioni di euro) impattato da componenti non ricorrenti, tra cui il recepimento degli impatti derivanti dall’esame delle posizioni campionate in ambito dell’Asset Quality Review (“Credit File Review” – “CFR”)
  • Solida posizione patrimoniale (CET1 ratio phased-in al 12,8% e CET1 fully phased al 11,4%[2]) nonostante gli impatti derivanti dalla CFR siano stati integralmente recepiti al 30 settembre 2014
  • Incremento delle coperture dei crediti deteriorati (+100 p.b. sull’anno precedente), con il coverage degli incagli in aumento di 260 p.b. rispetto al 30/09/2013

 

Risultato netto di periodo negativamente influenzato dalle risultanze dell’Asset Quality Review

 

  • Margine di interesse “core”1 in crescita su base annua del 5% circa, nonostante il forte deleverage, per il miglioramento della forbice media commerciale ed in particolare il continuo calo del costo del funding
  • Commissioni nette in crescita (+3,2% a/a), grazie all’aumento dei proventi da gestione del risparmio (+9,4% a/a) che compensa la flessione delle commissioni da servizi sulle componenti legate all’attività di erogazione del credito (-8,5% a/a)
  • Oneri operativi in riduzione di circa 110 milioni di euro su base annua (-5,2% a/a), che beneficiano della riduzione degli organici, delle azioni strutturali di contenimento della spesa e degli interventi di riassetto organizzativo del Gruppo (Spese del Personale -1,9% a/a e Altre Spese Amministrative -19% a/a)
  • Rettifiche su crediti in crescita di oltre 900 milioni di euro su base annua, anche per effetto della contabilizzazione delle svalutazioni riferite alla “Credit File Review” nell’ambito dell’Asset Quality Review. Il costo del credito annualizzato si è attestato a 260 p.b. rispetto ai 151 p.b. del 30/09/2013
  • Accantonamenti straordinari per oltre 300 milioni di euro, riconducibili all’uscita di oltre 1.300 risorse (in seguito all’accordo con le organizzazioni sindacali del 7 agosto 2014), e alla chiusura di 150 filiali entro la prima parte del 2015, previste dal Piano di Ristrutturazione
  • Risultato netto di periodo, impattato negativamente da numerose componenti non ricorrenti, pari a -1.149,7 milioni di euro (-797 milioni di euro relativi al 3° trimestre 2014)

 

Dinamica del bilancio in linea con gli andamenti previsti dal Piano di Ristrutturazione

 

  • Raccolta netta complessiva in aumento sull’anno precedente, con il ribilanciamento del funding mix verso componenti meno onerose e/o a più elevata marginalità (Raccolta obbligazionaria -17,3% a/a, Risparmio gestito +14,4% a/a); tenuta della raccolta commerciale, al cui interno prosegue la crescita dei Depositi vincolati (+24,4% a/a)
  • Esposizione interbancaria in ulteriore riduzione, migliorata di oltre 8 miliardi di euro su base annua[3]
  • Counterbalancing capacity ad oltre 25 miliardi di euro (circa 20 miliardi di euro al 30/09/2013)
  • Crediti verso clientela in flessione, soprattutto sulle forme tecniche a medio-lungo termine, a riflesso del perdurare del ciclo economico recessivo che incide sulla componente commerciale
  • Portafoglio titoli in calo di oltre 2 miliardi di euro rispetto all’anno precedente (-6% a/a), soprattutto grazie agli ulteriori interventi di ottimizzazione del portafoglio AFS, con i titoli di Stato italiani che si sono attestati a circa 18,9 miliardi di euro (valore nominale) rispetto ai 22,4 miliardi di euro di settembre 2013


 

Banca Mps

Banca Mps

Siena, 12 Novembre 2014 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato i risultati del terzo trimestre del 2014.

I risultati di conto economico di Gruppo nel terzo trimestre 2014

Al 30 settembre 2014 il Margine della gestione finanziaria e assicurativa del Gruppo si è attestato a circa 3.137 milioni di euro (-2,9% a/a), con un gettito del 3° trimestre 2014 di circa 1.184 milioni di euro, in aumento del 18,9% sul trimestre precedente. Più in dettaglio:

–          Il Margine di interesse si è attestato al 30/09/2014 a circa 1.553 milioni di euro registrando una flessione del 2,5% rispetto ai primi nove mesi del 2013 sulla quale incide negativamente la rideterminazione del valore di rimborso degli NSF[4] (circa 147 milioni di euro) avvenuta a fine marzo 2014. Escludendo tale effetto il Margine di Interesse del Gruppo evidenzierebbe una crescita annua di circa il 7%[5], riconducibile al minor importo medio degli stessi strumenti finanziari[6] (beneficio di circa 13 milioni di euro) ed al miglioramento della forbice commerciale (+49 p.b. circa), sulla quale hanno inciso il calo del costo del funding (tasso passivo medio -42 p.b., principalmente su clientela Corporate) e l’aumento del tasso attivo medio (+7 p.b. legato soprattutto alla dinamica dei tassi di mercato).

Il contributo del 3° trimestre è risultato pari a circa 581 milioni di euro in crescita sul trimestre precedente (+10,3%). La dinamica trimestrale è sostenuta positivamente dal parziale rimborso degli NSF e dalla riduzione del costo del funding, mentre risulta influenzata negativamente dalla riduzione degli impieghi fruttiferi (circa -2,5 miliardi di euro in termini di saldi medi).

 

–          Le Commissioni nette, pari a circa 1.293 milioni di euro, risultano in crescita del 3,2% su base annua (circa +40 milioni di euro) grazie all’aumento dei proventi dalla gestione del risparmio sostenuti dai collocamenti (principalmente Fondi) e dalla dinamica della componente non commerciale che beneficia in particolare dell’estinzione dell’operazione c.d. “Chianti”. Nel 3° trimestre l’aggregato ha registrato un risultato di circa 422 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il trimestre precedente;

 

–          Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni, pari a circa 82 milioni di euro (circa 97 milioni di euro al 30/09/13) con un contributo del 3° trimestre 2014 di circa 33 milioni di euro in aumento di circa 9 milioni di euro sul trimestre precedente. Nei primi nove mesi del 2014 il contributo di AXA-MPS (consolidata con il metodo del patrimonio netto) è stato di circa 66 milioni di euro di cui circa 32 milioni di euro nel 3° trimestre 2014 in aumento rispetto al trimestre precedente che aveva risentito di effetti contabili negativi “one-off” sul valore del patrimonio netto della stessa AXA-MPS;

–          Il Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie al 30/09/2014 si è attestato a circa 221 milioni di euro, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2013 (-65 milioni di euro circa; -22,7%). Analizzando più in dettaglio i principali aggregati risulta:

–     un Risultato netto di negoziazione positivo per circa 88 milioni di euro, riconducibile quasi integralmente ai proventi della controllata MPS Capital Services, in diminuzione sull’analogo periodo dell’anno precedente (circa -112 milioni di euro, -56,1%) quando aveva beneficiato di un andamento particolarmente favorevole del mercato;

–     un Risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita, positivo per circa 150 milioni di euro relativo principalmente alla cessione di titoli classificati AFS nonché alla cessione di alcune partecipazioni quali Aeroporto Toscano e SIA (con plusvalenze complessive per circa 34 milioni);

–     un Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value negativo per 16,2 milioni di euro (contro il risultato positivo di 51,4 milioni di euro contabilizzato al 30/09/2013), da ricondurre principalmente all’aumento di valore di alcune emissioni obbligazionarie collocate presso clientela Retail ed Istituzionale grazie al miglioramento del merito creditizio di Banca MPS.

 

Con riguardo all’analisi trimestrale, l’aggregato evidenzia un contributo di circa 147 milioni di euro, in crescita rispetto al trimestre precedente (+118,7 milioni di euro) sul quale aveva impattato negativamente anche la perdita di circa 13 milioni di euro per la dismissione pro soluto e in blocco di un portafoglio di crediti in sofferenza a un veicolo di cartolarizzazione finanziato da società riconducibili a Fortress Investment Group LLC.

–          Risultato netto dell’attività di copertura, negativo per circa 11 milioni di euro (positivo per 2 milioni di euro al 30/09/13) con un contributo positivo di 2,2 milioni di euro del 3° trimestre 2014.

 

Le Rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 2.464 milioni di euro (+60% sullo stesso periodo dell’anno precedente), con un impatto del 3° trimestre di circa 1.257 milioni di euro (+71,8% t/t).

Le rettifiche nette dei primi 9 mesi del 2014 includono 1.170 milioni di euro relativi alle esposizioni oggetto di Credit File Review (CFR) nell’ambito dell’Asset Quality Review (AQR); di queste circa 790 milioni di euro sono incluse nei risultati del terzo trimestre. Tali rettifiche, che riflettono un quadro informativo aggiornato, derivano dalla autonoma valutazione delle posizioni della CFR effettuata dal Gruppo utilizzando i criteri metodologici applicati dalle Autorità di vigilanza in sede di AQR, ritenuti dal Gruppo sostanzialmente conformi alla normativa contabile.

 

Con riferimento, invece, agli altri impatti dell’AQR, ovvero le proiezioni statistiche dei risultati del CFR e le svalutazioni collettive, il Gruppo ha ritenuto di non includere i risultati dell’AQR nei dati contabili tenuto conto del fatto che le proiezioni non rispondono ai necessari requisiti di analiticità e che la valutazione collettiva determinata in sede di AQR si basa su una metodologia la cui impostazione e le cui assunzioni vanno verificate nel complesso del processo valutativo dei crediti. A tal proposito, si evidenzia che è stato avviato un processo finalizzato a verificare l’esistenza delle condizioni per l’aggiornamento delle metodologie e dei parametri applicativi per la classificazione e la valutazione dei crediti in sede di bilancio al 31 dicembre 2014, nel cui ambito saranno considerati anche questi impatti dell’AQR.

 

Il rapporto tra le rettifiche di periodo annualizzate e gli impieghi verso clientela esprime un tasso di provisioning di 260 p.b., rispetto a 211 p.b. registrati a fine 2013.

Le Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie risultano negative per 58,6 milioni di euro (-39,6 milioni di euro nel 3° trimestre 2014; -30,4 milioni di euro al 30/09/13) per effetto principalmente della svalutazione dell’Istituto per il Credito Sportivo effettuata nel 1° trimestre 2014, e delle svalutazioni del Fondo Immobiliare Socrate e di Prelios nonché dell’adeguamento del contributo al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) a favore di Banca Tercas effettuati nel 3° trimestre 2014.

In conseguenza di quanto sopra, il Risultato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a circa 614 milioni di euro, (-63% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) con un impatto negativo del 3° trimestre di circa -112 milioni di euro (positivo per circa 260 milioni di euro il gettito del 2° trimestre 2014).

Gli Oneri operativi sono risultati pari a circa 2.021 milioni di euro (-5,2% a/a), con un’incidenza del 3° trimestre di circa 690 milioni di euro in aumento rispetto al 2° trimestre 2014 (+2,8%). Nel dettaglio:

–     Spese del personale, pari a circa 1.279 milioni di euro, si pongono in calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente principalmente per effetto delle manovre di riduzione degli organici. La dinamica trimestrale evidenzia un aumento della spesa di circa 6 milioni di euro (+1,4% t/t) da ricondurre principalmente agli incrementi retributivi da CCNL entrati in vigore da giugno (impatto pieno nel 3° trimestre 2014 rispetto all’incidenza parziale sul trimestre precedente);

–     Altre spese amministrative (al netto dei recuperi spese da clientela), pari a circa 577 milioni di euro, risultano inferiori del 19% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente e dell’1,3% t/t grazie alle azioni strutturali di contenimento della spesa che hanno impattato, in particolare, sugli affitti passivi, su sponsorizzazioni e promozioni, sulle trasferte del personale e sul comparto logistico-economale;

–     Le Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si attestano a fine settembre a circa 164 milioni di euro, in crescita del 45,1% sull’analogo periodo dell’anno precedente per effetto soprattutto dei maggiori ammortamenti su immobili dovuti al consolidamento di Perimetro effettuato a fine 2013. Il gettito trimestrale, pari a circa 66 milioni di euro (+30,6% sul 2° trimestre 2014), incorpora una svalutazione, pari a circa 14 milioni di euro, effettuata sugli immobili di una partecipazione consolidata integralmente.

Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Netto risulta negativo per circa 1.407 milioni di euro (era negativo per 471 milioni di euro al 30/09/2013).

L’indice di cost/income si attesta al 64,4% (68,2% al 30/06/14).

Alla formazione del Risultato di periodo concorrono inoltre:

–          Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ed altri oneri/proventi di gestione, che al 30/09/2014 risultano negativi per circa 134 milioni di euro a fronte di -9,1 milioni di euro contabilizzati al 30/09/2013. L’aggregato risulta composto da:

–     Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a -119 milioni di euro (-60 milioni di euro nei primi nove mesi del 2013) con un’incidenza del trimestre di circa 37 milioni di euro;

–     Altri oneri/proventi di gestione (al netto dei recuperi spese riclassificati nelle Altre Spese Amministrative) pari a circa -14 milioni di euro (+51 milioni di euro al 30/09/2013) con un contributo pressoché nullo del trimestre;

 

–          Utili (Perdite) da partecipazioni, registrano un saldo netto positivo per circa 162 milioni di euro, con un contributo negativo del 3° trimestre di 13,4 milioni di euro quasi interamente riconducibile alla partecipazione in Sansedoni;

–          Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum, pari a circa -322 milioni di euro (di cui circa 318 milioni di euro contabilizzati nel 3° trimestre) relativi prevalentemente agli accantonamenti per la manovra di esodo/fondo di cui all’accordo con le organizzazioni sindacali del 7 agosto 2014 e, per la parte residua, alla chiusura di circa n. 150 filiali previste nel Piano Industriale/Ristrutturazione;

–          Utili da cessione di investimenti, positivi per circa 7 milioni di euro relativi alla plusvalenza correlata alla cessione delle attività amministrative e di back office alla società Fruendo, contabilizzata nel 1° trimestre 2014.

Le imposte sul reddito dell’operatività corrente risultano positive per circa 568 milioni di euro (positive per circa 84 milioni di euro al 30/09/13), inclusivo di circa 70 milioni di euro relativi ai benefici del agevolazione crescita economica (c.d. ACE).

Il Risultato di periodo consolidato – ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) e comprensivo dell’utile di pertinenza di terzi registra una perdita pari a 1.121,7 milioni di euro (circa -487 milioni di euro al 30/09/13). Considerando anche gli effetti della PPA il Risultato di periodo del Gruppo segna una perdita di 1.149,7 milioni di euro (circa -518 milioni di euro al 30/09/13). Il Risultato Operativo, al netto delle Rettifiche di valore e di componenti non ricorrenti (tra cui in particolare oltre 370 milioni di euro dovuti ai costi connessi ai NSF ed oltre 70 milioni di euro relativi alle commissioni di garanzia sui Monti Bond) si attesterebbe a circa 1,6 miliardi di euro, in crescita del 16,6% sull’anno precedente

Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel terzo trimestre 2014

Al 30 settembre 2014 i volumi di Raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa 235 miliardi di euro, in calo dell’1,4% rispetto a fine giugno 2014 (+0,6% sul 31/12/2013), per l’effetto contrapposto della riduzione della raccolta diretta (-3,2% t/t) e di una lieve crescita della raccolta indiretta (+0,7% t/t). In maggiore dettaglio:

La Raccolta diretta del Gruppo, pari a circa 127 miliardi di euro, ha registrato una flessione del 3,2% rispetto al 30/06/2014 e del 2,5% sul 31/12/2013, con una quota di mercato del 5,06% (dato aggiornato ad agosto 2014) sostanzialmente stabile sui livelli di fine 2013. Nel 3° trimestre 2014 l’aggregato ha registrato una contrazione dei volumi di circa 4 miliardi di euro per effetto del parziale rimborso dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) per circa 3 miliardi di euro e della riduzione dei Pronti Contro Temine Passivi. La raccolta con clientela commerciale risulta sostanzialmente stabile su base trimestrale in quanto il calo dei Conti Correnti e delle Obbligazioni è compensato dai Depositi vincolati e dall’aumento di operazioni a scadenza di importo rilevante con clientela Corporate per circa 2 miliardi di euro.

I volumi di Raccolta indiretta del Gruppo a fine settembre sono risultati pari a circa 108 miliardi di euro in aumento dell’0,7% sul trimestre precedente (+4,4% la crescita sul 31/12/2013). Più in dettaglio:

–          Il Risparmio gestito ha chiuso con volumi pari a 50,4 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto al 30/06/14 e dell’11,7% rispetto al 31/12/2013. All’interno dell’aggregato si evidenziano:

–     la componente assicurativa, pari a circa 22,7 miliardi di euro (+1,8% rispetto a 30/06/14; +4,4% sul 31/12/13), che ha beneficiato, nel 3° trimestre, di una raccolta premi pari a circa 1,5 miliardi di euro, sostenuta dai prodotti Unit Linked. La quota di mercato del Gruppo nel comparto della Bancassurance si è attestata al 6,01% (dato ultimo disponibile agosto 2014);

–     Fondi Comuni di Investimento e Sicav, pari a circa 21 miliardi di euro, in crescita del 6,5% rispetto al 30/06/14 (+23% sul 31/12/13), grazie a flussi netti registrati nel 3° trimestre per circa 1,1 miliardi di euro concentrati sugli strumenti a capitale garantito. La quota di mercato del Gruppo si è attestata al 3,73% (ultimo dato disponibile dicembre 2013);

–     le Gestioni Patrimoniali, sono risultate pari a circa 6,3 miliardi di euro, in aumento del 2,4% rispetto a fine trimestre precedente (+5,5% sul 31/12/2013), con una quota di mercato del Gruppo al 3,69% (ultimo dato disponibile agosto 2014).

–          le consistenze del Risparmio amministrato, pari a 57,6 miliardi di euro, risultano in diminuzione rispetto ai livelli di giugno (-1,9%) e di fine anno (-1,2%).

Al 30 settembre 2014 i Crediti verso la Clientela del Gruppo si sono attestati a circa 126 miliardi di euro, in flessione del 4,9% rispetto al 30/06/2014 e del 3,3% rispetto a fine anno 2013, sia sulle componenti commerciali (soprattutto sulle forme tecniche a medio-lungo termine) che sulle operazioni di pronti contro termine con controparti istituzionali per l’utilizzo della liquidità riveniente dall’aumento di capitale di giugno 2014 per il rimborso degli NSF.

Per quanto riguarda le forme di impiego con clientela commerciale, prosegue nel 3° trimestre il calo sia della componente Retail che di quella Corporate, a riflesso del perdurare del ciclo economico recessivo, registrato anche a livello di sistema.

L’evoluzione dell’aggregato risente dell’andamento delle erogazioni nel comparto del credito specializzato relativamente alle quali nel terzo trimestre:

–     MPS Capital Services ha effettuato nuovi finanziamenti per circa 103 milioni di euro, in crescita del 21,6% rispetto al 2° trimestre 2014;

–     lo stipulato Leasing è risultato pari a circa 91 milioni di euro (-10,1% t/t), mentre il Turnover Factoring si è attestato a circa 1,1 miliardi di euro (-7,9% t/t);

–     Per quanto riguarda il credito al consumo si ricorda che il Gruppo ha siglato una partnership con Compass a febbraio 2014, in attuazione delle linee guida del Piano Industriale 2013-2017. Tale accordo risponde alla volontà di sostenere l’offerta di credito alle famiglie anche in questa fase di congiuntura non favorevole e di proseguire nel percorso di valorizzazione della rete commerciale attraverso il collocamento di prodotti di qualificati partner terzi, sviluppando rapidamente comparti di business ad elevato valore distributivo.

Al 30 settembre 2014 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a circa 24,3 miliardi di euro, in aumento dell’8,3% rispetto a fine giugno 2014. Il trimestre è stato caratterizzato da un incremento dei volumi di incaglio (+21% t/t), andamento dovuto soprattutto alla riclassifica di posizioni nell’ambito dell’Asset Quality Review, mentre sono rimaste sostanzialmente stabili le sofferenze (+1,8% t/t). L’aumento delle esposizioni scadute (+10,8% t/t) è stato compensato dalla riduzione dei crediti ristrutturati (-16,4% t/t).

La percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 41,8%, rispetto al 41,6% del 30/06/14 (+20 p.b.), con la percentuale di copertura delle sofferenze che si è attestata al 58,8%, registrando una crescita di circa 60 p.b. rispetto al trimestre precedente, e con il coverage degli incagli pari a 22,6%, in aumento di 170 p.b. rispetto al 30/06/14.

Il portafoglio titoli del Gruppo è risultato pari a 34 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai livelli del 30 giugno 2014, ma in riduzione di oltre 2 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Al suo interno il portafoglio di Negoziazione (HFT) ha registrato nel 3° trimestre un aumento del +4,5%, da ricondurre all’attività di primary dealer svolta dalla controllata MPS Capital Services.

Il portafoglio AFS, stabile sui livelli di fine giugno, è stato caratterizzato, da una ripresa dei valori di mercato riflessa nel miglioramento della riserva appostata a patrimonio netto e dall’ottimizzazione del portafoglio mediante cessione di posizioni a lungo termine e parziale riacquisto di titoli di durata inferiore.

Stabile anche il portafoglio dei titoli obbligazionari iscritti tra i crediti (L&R).

Al 30 settembre 2014 la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a circa 23 miliardi di euro in raccolta, con un miglioramento di 0,6 miliardi di euro rispetto al saldo netto registrato al 30/06/2014 e di 4,3 miliardi di euro rispetto al 31/12/2013. Nel trimestre è proseguito il piano di rimborso per dei Long Term Refinancing Operations con BCE (circa 6 miliardi di euro) in parte compensato dall’accesso al nuovo programma Target Long Term Refinancing Operations per circa 3 miliardi di euro. Anche i Crediti verso banche risultano in flessione del 20,3% rispetto ai valori di fine trimestre precedente e del 34,3% sul fine anno.

Al 30/09/2014 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di Counterbalancing Capacity non impegnata pari a circa 25 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai valori registrati a fine giugno 2014, quando era pari a 29 miliardi di euro.

Al 30/09/2014 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi pari a circa 10 miliardi di euro, ha registrato una riduzione di circa 700 milioni di euro sul 30/06/2014 (-6,4%) riconducibile alla perdita di periodo. Rispetto al 30/6/2014 il controvalore derivante dall’aumento di capitale, originariamente appoggiato sulla voce Riserve in attesa delle formalità presso il Registro delle Imprese, è stato girato sulla voce Capitale.

Le Riserve da valutazione migliorano nel trimestre di circa 85 milioni di euro (+507 milioni di euro sul fine anno) per la ripresa di valore del portafoglio AFS correlato al restringimento dello spread Italia.

Secondo quanto previsto dalla CRR/CRD IV, per la determinazione del patrimonio di vigilanza e dei requisiti patrimoniali a partire dal 1° gennaio 2014 è entrato in vigore il nuovo framework regolamentare (cd. Basilea 3); sulla base di tali nuovi regole al 30/09/2014 il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) risulta pari a 12,8% (10,8% il dato proforma al 31/12/2013) e il Total Capital ratio al 16,8% (15,1% il dato proforma al 31/12/2013). Gli RWA si attestano a 78,6 miliardi di euro, in riduzione di oltre 3,7 miliardi di euro rispetto al 31/12/2013 proforma.



[1] Al netto della componente dovuta al pagamento degli interessi sui NSF e della componente dovuta alla rideterminazione del valore di rimborso dei NSF.

[2] L’indicatore BIS 3 fully loaded è stimato sulla base dei risultati al 30 settembre 2014 computando nel calcolo l’importo residuale dei NSF (1.071 milioni di euro) e il filtro sulla Riserva Afs netta sui titoli di Stato europei.

[3] Rimborsati 15 miliardi di euro di LTRO e sottoscritto il nuovo programma TLTRO per 3 miliardi di euro.

[4] Si rammenta che al 31/03/2014 l’aggregato ha scontato la rideterminazione del valore di rimborso degli NSF in relazione a quanto previsto dalle clausole contrattuali dello strumento, che ne legano l’ammontare al corrispettivo che la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha comunicato di aver ricevuto per la cessione di azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi, con impatto negativo one-off sul 1° trimestre 2014 di circa 143 milioni di euro.

[5] La variazione annuale si attesterebbe al 5,1% al netto sia della componente dovuta alla rideterminazione del valore di rimborso dei NSF che della componente dovuta al pagamento degli interessi sui NSF.

[6] Si ricorda che il 28 febbraio 2013 il MEF ha sottoscritto Nuovi Strumenti Finanziari emessi da BMPS per un ammontare complessivo di circa 4 miliardi di euro, incrementando di circa 2 miliardi di euro la precedente emissione c.d. “Tremonti Bond”.