Alluvione e riduzione del gettone di presenza nel consiglio provinciale di venerdì scorso

Provincia di Siena

I danni provocati in provincia di Siena dai recenti eventi alluvionali e gli interventi necessari per ripristinare la sicurezza di alcune infrastrutture, a fronte di risorse insufficienti stanziate dal governo. Sono stati questi alcuni dei temi che hanno aperto il consiglio provinciale nella seduta di venerdì 29 novembre, oggetto di due interrogazioni presentate dai consiglieri Donatella Santinelli (Pdl) e Alberto Taccioli (Pd) alle quali ha risposto il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici della Provincia di Siena, Alessandro Pinciani. Via libera del consiglio – con l’astensione del Pdl e il voto contrario di Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale e di Rifondazione-Partito Comunista – al documento “Perfezionamento d’intesa” per la gara regionale sul trasporto pubblico locale.  In chiusura della mattina, dopo un lungo dibattito, è stata approvata anche la delibera per la riduzione del 15 per cento del gettone di presenza dei consiglieri provinciali, con i voti favorevoli di Pd, Sel e Idv e i voti contrari di Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale, Udc e Rifondazione-Partito Comunista. Si sono, invece, astenuti, i consiglieri del Pdl.

 

Danni alluvione.  “A seguito degli eventi alluvionali dello scorso ottobre – ha detto Pinciani rispondendo alle due interrogazioni – il governo ha stanziato per la Toscana circa 16,5 milioni di euro per spese di soccorso o di somma urgenza, al fine di ripristinare le condizioni minime di sicurezza. Una cifra che non comprende gli interventi di progettazione e di ricostruzione e che è largamente insufficiente a coprire i danni. Nella nuova Legge di Stabilità dovrebbero esserci 60 milioni in più per la Toscana, ma stiamo aspettando la comunicazione ufficiale della Regione. La situazione è molto difficile e complessa – ha aggiunto Pinciani – ma l’amministrazione provinciale di Siena è intervenuta subito e sta intervenendo ancora sia per cercare di garantire lavori di somma urgenza sulle infrastrutture che per coordinare lavori su viabilità e corsi d’acqua che coinvolgono anche altri soggetti. Nei prossimi giorni presenteremo un quadro aggiornato sulle maggiori criticità, che necessitano di ulteriori risorse rispetto a quelle stanziate”. Sull’argomento è intervenuta anche l’assessore provinciale allo sviluppo rurale, Anna Maria Betti che ha evidenziato i danni ingenti registrati anche dal settore agricolo, stimati in oltre 4 milioni di euro. “In una situazione così difficile che ha messo in ginocchio alcune aziende – ha detto Betti – la Provincia ha voluto essere un punto di riferimento anche per il mondo dell’agricoltura, raccogliendo le istanze provenienti da singoli agricoltori e associazioni di categoria per alcuni interventi più urgenti, oltre alla stima dei danni da trasmettere alla Regione, che poi passerà il materiale al Ministero”.

 

L’assessore Pinciani ha risposto anche a due interrogazioni presentate dal consigliere Di Stasio (Toscana Federata): la prima sugli interventi strutturali e straordinari effettuati sulle infrastrutture di competenza provinciale negli ultimi anni, anche alla luce dei gravi danni registrati con gli eventi alluvionali e delle risorse da destinare alla manutenzione, diminuite negli anni, la seconda su alcuni problemi strutturali di Villa Parigini, in località Basciano. “Negli ultimi anni – ha detto Pinciani – il taglio drastico delle risorse statali ha determinato forti disagi per garantire la manutenzione di oltre 1.200 km di competenza provinciale, ma abbiamo sempre fatto il possibile per affrontare le emergenze, cercando anche di garantire le manutenzioni ordinarie”. Sulla condizione strutturale segnalata per Villa Parigini, immobile di proprietà della Provincia, in riferimento agli spazi esterni e alla tenuta di un muro confinante con la strada, l’assessore Pinciani ha risposto che la situazione è monitorata dai tecnici dell’amministrazione provinciale e che sarà effettuato un intervento compatibilmente con le risorse disponibili.

 

Riduzione del gettone di presenza. Ampio il dibattito che ha portato all’approvazione della delibera, a seguito della mozione discussa nella seduta consiliare dello scorso ottobre per ridurre il gettone di presenza dei consiglieri. La delibera è stata contestata dai gruppi consiliari di opposizione che ne hanno sottolineato il carattere di “slogan demagogico e propagandistico”, come ha detto Donatella Santinelli (Pdl), l’inutilità legata al fatto che “i costi della politica sono altri”, nelle parole di Massimo Mori (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) che ha dichiarato la volontà di non percepire nessuna indennità se, come ha detto, “il ruolo di consigliere viene visto come un costo e non come una risorsa per lo sviluppo e la crescita del territorio”. L’inutilità della riduzione del gettone di presenza e l’esiguità del risparmio a fronte di costi ben maggiori per altri enti inutili è stata sottolineata anche da Angiolo Del Dottore (Udc).

 

“La mozione che ha portato a questa delibera – ha spiegato Niccolò Guicciardini (Pd) fra i promotori dell’atto – non ha un significato di antipolitica, ma vuole dare un segnale del consiglio provinciale dopo i sacrifici fatti dai dipendenti della Provincia e porsi in coerenza con la scelta fatta dalla giunta e dal presidente del consiglio provinciale di ridurre le proprie indennità del 15 per cento”. Significato che è stato ribadito anche da altri consiglieri della maggioranza nel corso del dibattito e dal presidente della Provincia, Simone Bezzini che ha affermato come altre interpretazioni della delibera siano opinioni personali.  “Non accetto lezioni morali e non accetto la riduzione del gettone di presenza” gli ha risposto Fabrizio Camastra (Pdl). Contrari alla delibera anche Francesco Michelotti (Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale) che ha richiesto un parere legale alla Provincia ritenuto “sommario e insufficiente” anche dal consigliere Lorenzo Rosso  (Fratelli d’Italia -Centrodestra nazionale) che ha dichiarato di non accettare la riduzione. “Questa delibera – ha detto Rosso – prende le mosse da una delibera della giunta provinciale dei mesi scorsi che ha previsto una riduzione volontaria delle indennità e noi volontariamente non accettiamo di ridurre il nostro gettone”. Il consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) si è dichiarato “molto contento del risultato raggiunto perché ‘costringe’ la maggioranza a eliminare il gap di un’ora e mezza tra la prima e seconda convocazione, un risparmio per l’ente e un’ottimizzazione dello svolgimento delle commissioni”.

 

La seduta pomeridiana del consiglio provinciale si è aperta con l’approvazione della dismissione della partecipazione della Provincia di Siena nella società Promosiena Spa, ritenuta non più strategica. Il consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) ha chiesto attenzione affinché la Provincia realizzi almeno il 100% del valore nominale dalla dismissione della partecipazione.

 

Approvata, a seguire, la modifica e integrazione al Regolamento provinciale per la disciplina delle autorizzazioni e concessioni e del canone di occupazione di spazi e aree pubbliche. Un intervento che va incontro alle esigenze di semplificazione di un regolamento molto complesso. I consiglieri Lorenzo Rosso (Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale) e Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) hanno criticato l’eccessiva solerzia della Provincia di Siena nella redazione del Regolamento in applicazione del codice della strada, sottolineando come la nuova disciplina abbia creato forti disagi per le imprese, un aggravio economico in un momento già complesso e determinato situazioni esteticamente poco dignitose per il nostro territorio (insegne e cartelli coperti).

 

Via libera, dopo un lungo dibattito, alla modifica e integrazione del Regolamento per le autorizzazioni e concessioni dei prelievi di acque superficiali e sotterranee e delle opere idrauliche interferenti con il reticolo idrografico. L’emendamento all’articolo 37 prevede che la Provincia possa “disporre l’esonero dall’obbligo di installazione del contatore in tutti i casi in cui venga dimostrata, anche con attestazione di tecnico abilitato, l’impossibilità di provvedervi. In tali casi, il provvedimento che dispone l’esonero fissa le condizioni e le prescrizioni cui il concessionario deve attenersi”.

 

Altri punti. Il consiglio provinciale ha, poi, approvato il protocollo d’intesa contenente la cessione della quota di proprietà della Provincia di Siena del compendio immobiliare denominato “Ex convento ed ex carcere di San Domenico”, nel comune di San Gimignano; l’acquisizione al demanio stradale di alcuni terreni situati nel comune di Sinalunga, in località Le Farniole, che costituiscono la rotatoria di raccordo della Sp 327 “di Foiano” con la rampa in uscita dalla Strada a grande scorrimento Perugia/Bettolle e la Disciplina della rivendicazione delle produzioni dei vini a Denominazione di Origine ricadenti nel territorio provinciale (Legge regionale 68 del 30 Novembre 2012 articolo 15).