Alessandro Piccini si candida alla guida del Pd provinciale

consiglio comunale

“Il partito democratico non può chiudersi e rintanarsi nelle vecchie appartenenze. Dobbiamo far rivivere il progetto originario del Pd perché solo così potremo permettere alla provincia di Siena di superare la crisi”. E’ quanto dichiara l’ex presidente del consiglio comunale di Siena, Alessandro Piccini, annunciando di aver ufficializzato la sua candidatura a segretario provinciale del Pd di Siena, in vista dell’assemblea provinciale convocata per mercoledì 27 giugno. Piccini, uno dei sei ex consiglieri comunali di Siena che si erano opposti all’ approvazione del bilancio consuntivo, annuncia anche la presentazione di alcuni elementi del programma di mandato.

“Dopo il confronto con le persone che sostengono la mia candidatura – spiega Piccini – abbiamo individuato cinque punti prioritari che possono contribuire a far ripartire il Pd provinciale a Siena: un partito veramente aperto e plurale; un partito organizzato sul territorio; la proposta immediata di un piano per evitare la bancarotta economica del nostro territorio; la difesa di Banca Mps dicendo la verità ai senesi; la tutela dell’autonomia della Fondazione Mps”. Nello specifico, nell documento a sostegno della candidatura di Piccini, che parla di “Pd aperto e plurale”, è scritto: “La riedizione dei Ds è una sconfitta per tutti. Il Partito Democratico è nato per unire le migliori culture di governo del centrosinistra e superare le appartenenze del passato. A cinque anni dallo scioglimento di Ds e Margherita, è impensabile tornare indietro, sarebbe una sconfitta per tutti. La faziosità muscolare mette a rischio tutte le realtà amministrative della provincia”. Sull’organizzazione interna, l’obiettivo indicato nel documento è un “partito realmente territoriale”: “Tutta la provincia deve essere rappresentata. Siena rappresenta il centro della nostra provincia ma non si può credere di limitare il Pd provinciale a una derivazione della città. Val d’Elsa, Val di Chiana, Val d’Orcia-Amiata, Val di Merse, Val d’Arbia, Chianti: tutte le aree devono essere rappresentate nella nuova segreteria provinciale, tutti devono poter far sentire la propria voce. L’elezione degli organi di partito nasce dal confronto, basta con i diktat e le scelte imposte”. Sul tema della crisi economica “subito un piano contro il rischio bancarotta”: “La crisi internazionale, la recessione italiana, la fase difficilissima della Banca Mps, lo stop alle erogazioni della Fondazione Mps, la possibile cancellazione della Provincia di Siena: tutti questi fattori rendono purtroppo credibile il rischio che le istituzioni, le imprese e le famiglie della provincia di Siena possano finire in bancarotta. Serve subito un piano concordato con tutti i soggetti sociali per chiedere interventi immediati a Regione Toscana e Stato Italiano”. Sul tema di Banca Mps: “difendere la Banca, dire la verità ai senesi”. “In forma unitaria, tutti i sindacati del settore bancario Mps hanno denunciato che ‘per la prima volta la Banca è in mano altrui’. Occorre non lasciar cadere questo grido di dolore e dire tutta la verità ai senesi: la situazione è critica, la Banca va difesa perché rappresenta da oltre 500 anni il centro economico e sociale del nostro territorio”. Ancora: “Tutelare l’autonomia della Fondazione Mps”. “Sono le istituzioni senesi che in modo unitario concorrono a organizzare la compagine decisionale della Fondazione Mps. E’ opportuno che la politica, a livello locale e nazionale, resti fuori e non cerchi di influenzare l’autonomia istituzionale della Fondazione”.