Abbadia Isola, un altro finanziamento regionale per la Francigena

Abbadia Isola

Un altro importante contributo pubblico è stato riconosciuto al Comune di Monteriggioni, a distanza di poche settimane dall’aggiudicazione di un contributo di 420mila euro per il restauro del complesso di Abbadia Isola per la realizzazione di ricettività destinata al turismo della Via Francigena. Il nuovo contributo viene da parte della Regione Toscana ed è di ulteriori 433mila euro, nell’ambito del programma di valorizzazione del patrimonio culturale toscano. La somma dei due finanziamenti arriva quindi a 853mila euro, su un progetto di 1 milione e ottocentomila euro.
“Cultura e turismo sono alla base di questo grande progetto – spiega il sindaco Bruno Valentini – che poniamo al servizio dell’offerta turistica di tutta la provincia, perché attraverso la Via Francigena siamo in grado di dialogare col mondo intero”.
Il complesso monumentale di Abbadia Isola è un complesso di origine medievale, costruito in adiacenza all’omonima abbazia millenaria. La porzione dell’edificio già ristrutturata viene attualmente utilizzata per variegati eventi culturali quali spettacoli teatrali, recital, convegni, mostre, iniziative di promozione turistica e manifestazioni mentre la parte dell’edificio in corso di restauro sarà destinata ad ospitare i pellegrini della via Francigena e più in generale il turismo escursionistico ed ambientale. Il target su cui si basa l’intera progettualità è quella di recuperare l’antica funzione di accoglienza dell’intero complesso, articolandola in funzioni integrate di offerta culturale, ospitalità e servizi di ristorazione, organizzate secondo un modello gestionale che ne garantisca l’autosufficienza economica. L’impronta della struttura dovrà essere fortemente ancorata alla tradizione medievale e toscana, così da esaltare la tipicità territoriale seppure proiettata verso un’offerta internazionale.
“Il successo delle iniziative di Monteriggioni sul tema della Francigena – aggiunge Valentini – deriva paradossalmente dalla scelta di non concentrarsi solo sul nostro territorio proiettandoci invece su una forte collaborazione con gli altri Comuni, come Colle val d’Elsa, San Gimignano e gli altri della Valdelsa fiorentina perché la Francigena è un itinerario e non un tratto di strada. Inoltre la mancanza delle erogazioni della Fondazione MPS deve ancora di più indurci a vagliare attentamente i requisiti dei vari finanziamenti pubblici disponibili, spesso tratti da fondi europei, perché per intercettarli dobbiamo adeguare la progettualità alla scala delle priorità regionali, altrimenti i contributi non arrivano e le idee rimangono ferme. Noi abbiamo sempre considerato le risorse della Fondazione come aggiuntive e non sostitutive dei contributi regionali e statali e ciò alla fine ha salvato la capacità di investimento del Comune attraverso un efficace fund raising”.