Il sindaco di Monteroni Armini invita a sbloccare la situazione della tenuta agricola confiscata alla mafia

Ieri a Terrafutura di Firenze il Sindaco di Monteroni d’Arbia Jacopo Armini ha
invitato l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alle Organizzazioni Criminali
a sbloccare la situazione della tenuta agricola confiscata alla mafia nel 2007 e
ancora non assegnata

“Sblocchiamo la situazione di Suvignano con un progetto di riutilizzo pubblico
da condividere con i soggetti del territorio”

“Chiediamo se l’Agenzia ha in mente una proposta concreta, altrimenti possiamo
sottoporre la nostra, studiata assieme ad istituzioni e associazioni del
territorio”

“Chiediamo un incontro all’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alle
Organizzazioni Criminali per capire quali progetti siano previsti per Suvignano.
Altrimenti siamo pronti a tornare a proporre noi una soluzione in sintonia con
le normative vigenti, in modo da sbloccare la situazione della tenuta agricola
che, dalla definitiva confisca avvenuta nel 2007, risulta oggi ancora non
assegnata. Pensiamo ad una formula che assegni a titolo gratuito la tenuta ad
una cooperativa di soggetti locali che coinvolga anche associazioni che operano
a livello nazionale come l’Arci e con gli enti locali quali soggetti di
supporto. Credo possa essere una risposta significativa per dare concreto valore
economico e sociale a Suvignano”.
E’ questa la proposta lanciata ieri durante il convegno di Terrafutura a Firenze
dal Sindaco di Monteroni d’Arbia, Jacopo Armini, nell’ambito della giornata di
formazione dedicata ai ragazzi toscani che parteciperanno all’edizione 2012 dei
Campi Antimafia e ai laboratori della legalità democratica organizzati da Arci,
Cgil, Cgil-Spi e Libera.
Alla giornata ha preso parte anche il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro
Grasso che ha portato il suo saluto ai tanti ragazzi presenti, invitandoli a
portare avanti con coraggio e determinazione il progetto che vede migliaia di
loro protagonisti sulle terre confiscate alla mafia di tutta Italia, quale
straordinario messaggio di legalità. Ad oggi sono già oltre 800 le candidature
avanzate dai ragazzi toscani per partecipare ai campi 2012.
“Nell’economia reale c’è una presenza di organizzazioni criminali superiore a
quanto si percepisce – commenta Armini – Per questo auspico che, di concerto con
le istituzioni del nostro territorio che hanno sempre preso parte al lungo e
complesso percorso di destinazione delle terre di Suvignano, si rinnovino le
energie necessarie per provare a compiere un passo concreto e decisivo verso un
riutilizzo sociale. Questo per impedire un deperimento della tenuta agricola o
una sua vendita. Si tratta di una battaglia di legalità molto importante che
riguarda il bene di dimensioni più grandi del Centro Italia confiscato alla
mafia e che tutti noi dobbiamo provare a vincere”.
La tenuta di Suvignano sorge nel comune di Monteroni d’Arbia ed è stata posta
sotto sequestro nel 1994 e quindi confiscata, in forza della legge sui beni
mafiosi, nel 2007. Suvignano consiste in una superficie agraria di circa 713
ettari, di cui 570 coltivati a grano duro, orzo e avena. Dispone di 13 case
coloniche, di un fabbricato (lÂ’ex magazzino), di una vecchia fornace.