“A Chiusi parte una nuova stagione di opere pubbliche”

l'assessore Juri Bettollini insieme alla dottoressa Francesca Caserta, responsabile ufficio economia e finanza del Comune di Chiusi

l’assessore Juri Bettollini insieme alla dottoressa Francesca Caserta, responsabile ufficio economia e finanza del Comune di Chiusi

Il Comune di Chiusi cambia il proprio sistema contabile e questo significherà una grande stagione di opere pubbliche anche grazie ad un patto di stabilità a saldo zero o comunque molto ridotto. Sono gli elementi di novità introdotti dalla giunta guidata da Stefano Scaramelli che sotto proposta dello stesso ufficio -servizio economico finanziario- presieduto dalla dottoressa Francesca Caserta (ufficio che per questo aumenterà in modo esponenziale la propria mole di lavoro) ha deciso di aderire con un anno di anticipo al decreto legge 118 del 2011 (modificato il 31 agosto 2013) che equiparerà, nel 2015, la contabilità di tutti gli enti locali a quella del ministero dell’economia e della finanza. Cambiare la contabilità per un Comune significa stravolgere tutta la metodologia di calcolo finora utilizzata perché l’adeguamento al nuovo sistema comporta tutta una serie di elementi nuovi; alcuni prettamente tecnici come ad esempio l’introduzione di tre diverse categorie dove contabilizzare i movimenti (bilancio di cassa, economico e patrimoniale) ed altri di metodo come ad esempio la concezione di come portare avanti e soprattutto pagare e contabilizzare un’opera pubblica (dovrà essere previsto un cronoprogramma di pagamento che di fatto cancellerà i residui in bilancio). Tutto questo e naturalmente tanto altro (i dettagli della nuova contabilità sono visionabili nel sito web www.rgs.mef.gov) se dal 2015 sarà obbligatorio per tutti gli enti pubblici a Chiusi lo è già da quest’anno così da sfruttare al massimo le agevolazioni offerte dal ministero.
Capacità maggiore di spendere Tutti i Comuni che hanno già aderito al nuovo sistema (solo due in provincia di Siena) avranno una sorta di premio che si concretizzerà in una riduzione drastica dell’obiettivo del patto di stabilità, solo per l’anno in corso. In concreto grazie a questo il Comune di Chiusi avrà una capacità maggiore di spendere (in conto capitale), quindi pagare le imprese e dunque far partire varie opere pubbliche.
“Un anno importante” “Quest’anno – dichiarano il sindaco Stefano Scaramelli e l’assessore al bilancio Juri Bettollini – sarà molto importante per la nostra città. Partirà una vera e propria stagione di opere pubbliche da tempo attese, ma che nonostante il nostro bilancio solido non potevamo far partire a causa dei cordoni stretti del patto di stabilità, cordoni che grazie all’adesione anticipata al nuovo sistema contabile si sono finalmente allentati. In un momento di crisi come quello attuale, con tante persone in cassa integrazione questa sarà una operazione fondamentale perché il beneficio andrà a tutta la città in quanto non solo i cittadini avranno servizi in più in opere pubbliche, ma vista la natura dei lavori molti sotto soglia – 500mila euro – lavoreranno, daranno occupazione e soprattutto saranno pagate presumibilmente tante aziende del territorio. Siamo certi che tutto questo darà un nuovo impulso all’economia di Chiusi e di questa nuova scommessa non possiamo che ringraziare anche gli uffici comunali ed in particolare la dottoressa Caserta che sta affrontando una mole enorme di lavoro per il bene della città”. “Quando ho visto la natura del decreto – dichiara Francesca Caserta, responsabile ufficio economico/finanziario del Comune di Chiusi – ho fatto subito una riflessione. Mi sono resa conto che l’eventuale adesione alla nuova contabilità avrebbe dato la possibilità al Comune di fare tanto per la città. Per questo mi sono sentita di suggerire agli amministratori di aderire quanto prima nonostante la consapevolezza dell’enorme carico di lavoro al quale sarei andata incontro. Tuttavia nonostante questo sono orgogliosa della scelta presa perché fatta nel più puro interesse per la città, la crisi è ancora forte ma grazie a questo Chiusi produrrà lavoro, economia e servizi”.