Storie e leggende: Rimondeto e il demonio. In un film 100% toscano

Il prossimo 3 febbraio uscirà nelle sale toscane “Il Demonio di Rimondeto”, docu-film scritto e diretto dal fiorentino Angelo Marotta, che ricostruisce la storia di Vitale da Rimochi, leggenda che viene tramandata da oltre un millennio in tutta la Val Bisenzio. Il progetto nasce dopo una lunga ricostruzione storica, riadattata da Angelo Marotta, Alberto Dragotto e Anna Grazia Conte proprio nei siti storici della vicenda.
Il protagonista di questa storia è, appunto, Vitale da Rimochi conosciuto da tutta la vallata come il Demonio di Rimondeto. Un personaggio conosciuto per la sua litigiosità, soprattutto nei confronti del padre, al quale rubò tutti gli averi dopo aver dato fuoco alla casa dove abitava. Non contento, visto che la sua fidanzata lo aveva abbandonato perché terrorizzata da questo episodio, la uccise senza nessuna pietà. Si rifugiò a Roma e approfittò della lotta tra Papi e Anti Papi rilegandosi un ruolo ben definito all’interno della società cittadina commettendo crimini e illegalità.
Tornò poi a Vernio, in Toscana.


Il fatto di venir chiamato demonio, a Vitale non dispiaceva affatto, anzi, quando era in presenza dei suoi compaesani, accentuava certe sue caratteristiche fisiche e comportamentali; faceva paura solo a guardarlo, barba e capelli lunghi neri, naso aquilino, e fisicamente molto magro… e tra le tante cose, per l’epoca era abbastanza alto.
Mentre camminava nelle strade del paese, il demonio di Rimondeto udì in una stradina di un bosco adiacente, due donne; parlavano dell’ultima efferatezza del Conte Valfredo degli Alberti, che fece rapire Geltrude, una bellissima ragazza del borgo, prossima al matrimonio con un giovanotto di nome Rainaldo.

Il conte non contento di questo, fece anche rinchiudere Rainaldo nell’Osteria del paese guardato a vista da due guardie, facendo si che non potesse muoversi; ovviamente il conte, nel frattempo, si prese tutte le sue libertà con la ragazza. Vitale, preso da compassione e ricordandosi delle parole dette da un monaco che incontrò nel suo cammino giorni prima decise che doveva fare qualcosa per aiutare quei poveri ragazzi.

“Quando abbiamo deciso di girare un documentario sulla storia di Vitale Da Rimochi – dice il regista Angelo Marotta – ci siamo messi subito a cercare un produttore che ci potesse aiutare a produrre il film. Non è facile trovarne di questi tempi e così siamo dovuti partire soli con le nostre risorse. Man mano che il lavoro procedeva, abbiamo fatto una campagna di crowdfunding, nella quale, molti, ci hanno già dato una mano; così come ci è stata data dal comune di Vernio che ci ha elargito il patrocinio gratuito, e l’associazione Frates di Fucecchio per quanto riguarda i costumi.

Con questi aiuti e le nostre forze siamo riusciti ad arrivare fin qui. Ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti a portare a video una delle leggende più conosciute in Toscana”.

“L’idea –  continua Marotta –  mi venne perché essendo il presidente di un’associazione che ricerca e certifica i fenomeni paranormali, venni a sapere dell’esistenza della rocca di Vernio, nella quale, a quanto pare, il proprietario, racconta di incontrare quasi tutte le sere, il fantasma di Valfredo degli Alberti… da lì, cominciai a prendere informazioni su tutta la vicenda, che mi appassionò sempre di più. Per realizzare questo lavoro ci siamo scontrati con innumerevoli problemi; locations, attori, permessi e molto altro ma alla fin, senza mai cedere, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo”.

Per poter partecipare all’anteprima è necessario prenotare il proprio posto, scrivendo a info@angelomarotta.com , lasciando nome e cognome.

L’entrata è gratuita. La prenotazione obbligatoria.