Laura Perrini, Dentro le mura e fuori (Quattro storie senesi)

Laura Perrini, Dentro le mura e fuori (Quattro storie senesi)

A volte basta la dedica, in un libro, a fare comprendere quello che è il mondo interiore – sensibilità, formazione culturale, visione del mondo – dello scrittore. Ciò avviene anche con l’ultimo lavoro di Laura Perrini, “Dentro le mura e fuori”, quattro “intriganti storie”, come le ha definite Carlo Fini nella sua lucidissima prefazione, che hanno come protagonisti altrettanti personaggi legati alla storia di Siena: Mattias dei Medici, Guidoriccio, Pia dei Malavolti, Beccafumi. L’opera, infatti, è dedicata “alle Contrade soppresse di Siena: Leone, Orso, Quercia, Spadaforte e Vipera, ma, soprattutto, alla Contrada del Gallo”. Dare voci agli assenti – individui, contrade, comunità, popoli, civiltà – è sempre un grande gesto d’amore. Non solo. E’ un atto di resistenza, di rivolta, nei confronti di quel cammino della Storia, che Montale paragonava giustamente a una ruspa, che tutto travolge e tutto confonde, la ragione e il torto, il candore e il peccato, condannando quasi sempre i vinti all’oblio: gli sconfitti sulla scena del mondo finiscono così col non trovare spazio neppure negli agostiniani “vasti quartieri della memoria”. Ecco perché dare voce agli assenti è sempre un grande gesto d’amore. Nel caso di Laura Perrini, però, un ruolo importante lo svolge, accanto a questa sua delicata e rispettosa sensibilità, anche la formazione culturale, anche la professione, dal momento che, come archeologa, è portata a guardare al passato, anche a quello più remoto, non già come a un muto e inespressivo deserto, bensì come a un reliquiario che, all’improvviso, può tornare a restituirci manufatti, reperti, tesori: in una parola, può tornare a parlarci. E così anche questi quattro racconti, in equilibrio tra la storia e la fantasia, tra il verosimile e il vero (impreziositi da tre liriche di Ranieri Carli e da un sonetto di Carlo Fini), consentono al lettore di tornare a confrontarsi con quattro figure, appartenenti a epoche diverse, da quella medievale a quella rinascimentale (non senza un’incursione nei giorni nostri), rendendole ancora una volta attuali e riattivando un ideale colloquio con loro. Ma, come avviene nei libri ben riusciti, questi personaggi vivono ed esprimono emozioni, sentimenti, stati d’animo, che, per essere loro, appartengono anche a tutti gli uomini, quali la solitudine, l’angoscia, la sofferenza d’amore, il conforto offerto dalla creazione artistica, la nostalgia della propria città lontana. Il passo che segue costituisce l’incipit di “La rocca di Montemassi”, il secondo dei racconti.

“Guidoriccio avanzava da sempre solitario ai piedi del borgo di Montemassi. In lontananza un castello arroccato sulla colina e un battifolle in legno utilizzato, durante l’assedio, per lanciare pietre contro gli abitanti asserragliati all’interno della cinta muraria. Da quando Simone Martini aveva dipinto il famoso condottiero su una parete della Sala del Mappampondo, nel Palazzo Pubblico di Siena, file interminabili di visitatori lo avevano pituto ammirare durante la sua famosa passeggiata solitaria ai piedi del castello appena espugnato, dopo un assedio durato sette mesi. Il cavaliere attraversava la brulla campagna maremmana del dipinto avvolto da un lungo mantello giallo, ricamato con filari di vite e un motivo di rombi neri. C’era qualcosa di misterioso in quella figura che, in sella al suo cavallo, parato con una gualdrappa dello stesso prezioso tessuto del suo vestito, si stagliava contro il cielo blu della notte che stava per scendere e avvolgere ogni cosa. Si diceva che qualcuno in passato avesse ritoccato l’opera d’arte e reso ancora più blu quel famoso cielo, con nuove pennellate di colore. E il pubblico, seduto sul grande divano di pelle nere, rimaneva a lungo con la testa rivolta verso l’alto a contemplare quel cavaliere immerso in un sogno perduto, che si aggirava solitario per desolate colline di creta gialla sbiadita”.

Laura Perrini, Dentro le mura e fuori (Quattro storie senesi), Siena, Betti, 2016

Laura Perrini, Dentro le mura e fuori (Quattro storie senesi), Siena, Betti, 2016

 

a cura di Francesco Ricci