Il Grande Dittatore, Charlie Chaplin

Il Grande Dittatore, Charlie Chaplin

Oggi, lunedì 7  marzo con Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin continua la rassegna di Cinema d’Essai al Cinema Nuovo Pendola di Siena. Tra i film in programmazione spicca il capolavoro “ preventivamente” pacifista del regista inglese, distribuito negli stati Uniti nel 1940 nel pieno del secondo conflitto mondiale.  Dopo il restauro di un altro classico come  Tempi Moderni, finalmente anche il Chaplin che più combatte contro la censura dell’epoca  (la pellicola fu vietata in quasi tutta Europa)  sarà dignitosamente  riportato nella sale.

Intenzionato a satireggiare uno dei più grandi parlatori del secolo scorso, con la caricatura di Hynkel-Hitler,  questa pellicola di 75 anni  non ha bisogno di tante parole: un barbiere ebreo e il dittatore della Tomania –Germania hanno le stesse sembianze, ma non lo sanno. Il primo, costretto a andare in guerra e in seguito rinchiuso  in un  campo di concentramento, e  il dittatore che nel mentre accresce la sua brama di conquista del mondo. Dopo vari tentativi di resistenza, insieme a diversi personaggi tra cui la donna del film, Hannah, una bellissima , energica e pronta a tutto  Paulette Godard,  il minuto ebreo ha l’occasione nel finale di parlare al posto di Hynkel.  Ed è proprio l’ultima scena del film, dove  un  barbiere con i baffetti si rende inconsapevolmente coraggioso,  quella che trasmette  al mondo intero un potente messaggio di pace, uguaglianza, libertà purtroppo inascoltato.

Grazia, comicità espressiva “alla Charlot” e soprattutto una trascinante vis comica (non rabbiosa…), finora ineguagliata, contro una delle  dittature più sanguinose di tutta l’umanità , contraddistinguono questo classico. E  se si pensa perché  e quando venne realizzato, se ne comprende ancora l’assoluta unicità.

Da ricordare anche  una delle sequenze più famose della pellicola: la scena in cui il dittatore fantastica giocando con il pallone-mappamondo; scena  dove Chaplin si permette persino di prendersi gioco,  con un’ironia sempre signorile e sottilissima ,  di un personaggio temibile come Adolf Hitler. E’ un bianco e nero, due soli colori, ma tanto basta insieme alla mescolanza della drammaticità di fondo con la comicità e la sapienza  di un grandissimo attore. Piccolo, ma non troppo, particolare: il dito che Chaplin punta contro un altro personaggio grottesco e bizzarro del film, Napaloni-Mussolini, che, ricordiamolo, spalleggiò fin dall’inizio il grande dittatore (nel 1940, anno dell’uscita,  Mussolini annunciò da Palazzo Venezia l’entrata in guerra con la Germania).

Rassegna Appuntamenti d’essai – I classici restaurati,
IL GRANDE DITTATORE
di Charles Chaplin (Usa, 1940 – 126′)
Cinema Nuovo Pendola, Via San Quirico 13, Siena

versione originale con sottotitoli in italiano
orario: 17.30 – 19.45 – 22.00

 Giada Infante