Dal benessere alla bioedilizia: tutti gli usi della pianta di canapa

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La canapa sativa è una specie di pianta appartenente alla famiglia del genere cannabis. Ed è, sicuramente, sempre più in auge negli ultimi anni poiché le sue proprietà e i benefici sono sempre più noti e perché gli usi per cui è funzionale sono sempre più numerosi. 

L’altezza delle piante varia, ma generalmente non supera mai i cinque metri ed è particolarmente diffusa in Asia Centrale, in America ed in Europa. Perché è sempre più ricercata e richiesta sul mercato? Semplicemente perché questa pianta, dalla storia millenaria, si offre a molteplici usi e consumi. Si può dire, infatti, che la canapa si sia svestita dell’accezione negativa affibbiatale nel corso della sua storia, legata anche al doppio filo delle droghe leggere. Per fortuna oggi il suo utilizzo è sempre più diffuso e richiesto, perché ha diversi benefici, su più punti di vista. Dal mondo alimentare a quello della medicina, l’uomo ha capito che la canapa può essere sfruttata in più direzioni ed anche per la salvaguardia del pianeta. Si spiegano così i numeri di una produzione e lavorazione industriale sempre più alti.

Principalmente la canapa è utilizzata, come ottima soluzione, nel settore tessile, in quello edile ed in quello altrettanto importante della produzione di carta. Nel primo caso viene sfruttata la fibra lunga della pianta, perlopiù utilizzata in sostituzione del cotone e delle fibre sintetiche. I suoi vantaggi sono vari e molteplici: la coltivazione della canapa richiede pochi pesticidi e ancor meno fertilizzanti, al contrario del cotone che necessita di quantità maggiori ed ha, peraltro, grossi effetti inquinanti sul pianeta. Il tessuto ricavato dalla canapa, invece, resta fresco d’estate e caldo durante l’inverno, mostrandosi particolarmente termico e resistente a strappi ed usura.

Nel mondo della bioedilizia la canapa è diventato l’unico e solo mezzo prediletto come sostituto di cemento e mattoni. Il biomattone, a questo proposito, assorbe al meglio la CO2, garantendo così un buon isolamento termico-acustico. La canapa garantisce anche tavole di legno particolarmente resistenti e flessibili. Infine, per mura e pavimenti, miscelare la canapa con la calce dà vita ad un materiale ottimo per qualità, resistenza e durata.

Il mondo della carta è da tempo debitore della canapa, fin dalla notte dei tempi. Da essa venne infatti stampato il primo libro così come lo si conosce oggi, la Bibbia di Gutenberg. Con la stoppa e la parte legnosa della pianta, considerato spesso degli scarti, è possibile produrre carte sottili e resistenti, di grande qualità per ogni uso, anche quotidiano. Il fattore positivo è che la canapa non viene coltivata a posta, ma sfruttata per altre produzioni. I vantaggi sono anche qui innumerevoli: ambientali, soprattutto, al fine di eliminare l’eccessivo disboscamento sempre più presente in tutto il mondo, ma anche economici.

Non finisce qui. La cellulosa che contiene la canapa può essere utilizzata per sostituire la plastica in modo efficace, grazie ai processi di polimerizzazione. La bioplastica prodotta è riciclabile e biodegradabile, un valido candidato alla sostituzione di un materiale sempre più dannoso per l’ecosistema terrestre. Un altro uso efficace, invece, è per la produzione di nuovi combustibili, composti da biomasse, considerati l’unica forma di energia verso il futuro. Per non farsi mancare nulla, dalla canapa è possibile estrarre un biodiesel naturale, una fonte di energia rinnovabile che ha un impatto ambientale più che basso.

Insomma, della canapa non si butta via niente e la sua utilità è conclamata. Anche per il corpo umano, dove si può sfruttare per prodotti di cosmetica ed altri. Ma probabilmente la canapa offre le migliori soluzioni da un punto di vista meramente alimentare: da essa viene infatti prodotto l’ormai celebre olio che ha mille e più usi. Dai semi della pianta si ottiene l’olio, che ha tantissime proprietà e benefici. Anzitutto è ricco di Omega-3 e Omega-6, garantendo tra questi acidi grassi un perfetto rapporto di equilibrio. Ha indubbi benefici, inoltre, da un punto di vista antinfiammatorio. Nello specifico l’olio viene usato come ottimo deterrente per i disturbi del sistema osteoarticolare e muscolare, per cui è una ottima soluzione preventiva per la cura di artriti, artrosi, dolori muscolari e articolari, per disturbi cardiovascolari e del metabolismo. A questo proposito, l’utilizzo dell’olio su base giornaliera garantisce un rapido abbassamento del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue. Ed è altrettanto ottimo per le patologie del sistema respiratorio, come la sinusite e la tracheite, o le affezioni della pelle quali psoriasi, herpes, eritemi. Ed ancora è ottimo per il tratto gastrointestinale e il fegato, per gli squilibri del sistema ormonale femminile (in particolare per il ciclo mestruale) e, infine, per problemi di natura neurologica e psichica, dal momento che rafforza il sistema nervoso, incidendo beneficamente su memoria ed attenzione. Ultimo, ma non per importanza, il suo ottimo ruolo di condimento per insalate e zuppe e di integratore alimentare. 

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