Combattere l’analfabetismo: l’importanza delle adozioni a distanza

Adozione

Per chi è abituato a vivere in un Pese industrializzato, con a disposizione tutto ciò che desidera e anche di più, il diritto all’istruzione sembra una questione del tutto naturale e “normale”. Nelle nostre città la stragrande maggioranza dei bambini può andare a scuola e può ottenere il grado di istruzione che desidera, quanto meno per ciò che riguarda l’istruzione obbligatoria. In diverse zone del mondo la situazione è molto diversa, in un circolo vizioso in cui l’analfabetismo si intreccia con la povertà, negando a molte persone, bambini e adulti, di conoscere i propri diritti civili e di impegnarsi per ottenere una vita migliore. In questa situazione ActionaAid si impegna a garantire il diritto all’istruzione attraverso l’adozione a distanza e campagne di sensibilizzazione.

Come funziona
L’adozione a distanza è un passo importante per chiunque, ma anche molto semplice da realizzare. Si tratta della possibilità di impegnarsi per finanziare le necessità di un bambino sfavorito, che vive in un Paese meno sviluppato o in una zona di guerra, dove i suoi diritti sono, totalmente o parzialmente, negati. Attraverso il versamento di una minima cifra mensile è possibile pagare per l’istruzione, per le cure mediche, per i bisogni materiali principali di un bambino che vive in una zona in cui la realtà è ben diversa da quella delle nostre città. Grazie a questo tipo di aiuto è possibile non solo aiutare effettivamente i bambini meno favoriti, ma anche garantire loro il diritto all’istruzione, consentendogli di apprendere e di cercare di migliorare le condizioni di vita loro e delle loro famiglie.

La realtà in alcune zone del mondo
Da alcune ricerche appare che più di 120 milioni di bambini in tutto il mondo risultano totalmente analfabeti. Molti di loro non ha mai avuto accesso a una scuola e più del 60% è di sesso femminile. Le bambine infatti, oltre a vivere in condizioni di povertà, subiscono anche una chiara e netta discriminazione di genere: sono spesso viste come un peso per la famiglia e questo porta matrimoni e gravidanze precoci, nel tentativo di sollevarle dal bilancio familiare. Ci sono Paesi nel mondo in cui ad una figlia femmina è praticamente impossibile la frequenza scolastica, come avviene in Somalia, dove il 98% delle ragazze tra i 7 e i 167 anni non ha mai messo piede in una scuola e mai lo farà. Questo avviene soprattutto in luoghi sottosviluppati, come ad esempio buona parte dell’Africa Subsahariana; ci sono poi anche varie zone dell’Asia in cui il diritto all’istruzione viene negato ai bambini, dove la situazione politica o la presenza di conflitti causano i danni maggiori.

Perché le famiglie non mandano i figli a scuola
Anche nei Pasi in cui gli istituti scolastici sono disponibili capita in molti casi che i genitori non mandino i propri figli ad imparare, spesso per una problematica correlata direttamente alla povertà. Le famiglie infatti non hanno i soldi per pagare le rette scolastiche, oppure quelli necessari per percorrere il tragitto da casa a scuola. In questo modo la povertà diviene una condizione permanente, da cui è sempre più difficile sollevarsi: senza una minima preparazione scolastica i lavori disponibili sono quelli a salario più basso. Inoltre all’analfabeta adulto è preclusa ogni possibilità di conoscere i propri diritti, ciò che avviene nel mondo, le eventuali possibilità che gli si presentano nel corso del tempo. Grazie all’adozione a distanza si può operare per rendere meno pesanti queste situazioni, impegnandosi a versare una cifra minima per garantire ad uno o più bambini la possibilità di accedere all’istruzione, rompendo il circolo vizioso che lega povertà ed analfabetismo.