4 italiani su 10 non rinunciano al presepe

Il Natale è alle porte e gli italiani non rinunceranno neanche quest’anno a perpetrare le tradizioni. Da un’indagine di Coldiretti, Confartigianato e Ipsos è emerso come per gli italiani continuare a fare il presepe e ad addobbare l’albero sia importantissimo, soprattutto in virtù del duro periodo che tutti stiamo vivendo. 

E difatti il 40% degli italiani è già pronto a ricreare il presepe, una tradizione che considerano importantissima proprio perché simboleggia la rinascita e la speranza. Tale percentuale sale al 48% tra le persone adulte e anziane e sfiora il 50% soprattutto al Sud, dove il presepe viene addobbato in una casa su due. 

Una tradizione storica amata da sempre

Nonostante sia stato spesso considerato un simbolo anacronistico e superato, il Presepe rappresenta ancora un simbolo importantissimo per gli italiani come dimostrano i dati dall’indagine Ipsos. Secondo la ricerca più di 6 persone su 10 considerano il presepe un simbolo importante per la famiglia e per la comunità. 

Nel mezzogiorno il dato sale al 70% dove 7 italiani su 10 considerano il presepe l’usanza natalizia più importante per rinsaldare i valori della famiglia e per ricordarci il vero spirito del Natale. 

Le numerose storie che si perdono nell’antichità e che legano il presepe alle fonti narrative e popolari hanno permesso un’evoluzione di questo simbolo regione per regione, con caratteristiche tali da creare veri e propri fenomeni culturali della tradizione. 

Il presepe come fonte di nascita dell’artigianato meridionale

Ne è un esempio la tradizione pugliese per la quale la rappresentazione della natività si radica nell’800 e vedeva in ogni casa una riproduzione in miniatura con materiali naturali e statuine artigianali. Questa tradizione ha creato le condizioni essenziali per l’affinamento artigianale della lavorazione della cartapesta leccese.

Nella provincia di Lecce, infatti, gli artigiani iniziarono a lavorare statuine e strutture per presepi tramite l’utilizzo della cartapesta trattata a fuoco e drappeggiata su scheletri prodotti con il filo di ferro.  

Da allora la tradizione si è sedimentata fino ai giorni nostri rendendo i presepi di cartapesta un’attrazione per i turisti e creando un mercato florido e dinamico ancora ai nostri giorni. 

Presepi artistici e aziende: un mercato florido e amato 

I presepi artistici costituiscono una delle realizzazioni natalizie artigianali più caratteristica della Puglia che non è la sola regione che vanta questa tradizione. È quanto avviene in Campania, in Umbria, in Toscana e in tutti i mercatini artigianali, ma non solo. 

Il mercato manifatturiero italiano è disseminato di aziende che lavorano duramente sotto il periodo natalizio per offrire alle persone statuine, accessori e realizzazioni di gran gusto che si rinnovano anno dopo anno ma che mantengono ben saldi simbologia e personaggi così come avvenne dal primo presepe realizzato in Italia attorno al 1200. 

Il presepe, infatti, fu importato in Italia da San Francesco d’Assisi che rimase estasiato dal suo viaggio natalizio a Betlemme e dal quale volle portare da noi la rievocazione della Natalità. 

Egli riuscì ad organizzare il primo vero presepe vivente a Greccio creando una tradizione che, dopo molti secoli, viene ancora rispettata. Difatti da quell’evento si sono moltiplicate le rievocazioni della natività in forma vivente e, come confermano gli studi di Confartigianato ed Ipsos, anche quelle domestiche. 

Il presepe come simbolo di speranza

In conclusione anche se i tempi mutano radicalmente la nostra società e i fatti che viviamo ci hanno fatto perdere la fiducia o la speranza per il futuro, il presepe costituisce una luce di speranza, una sorta di coccola rassicurante di cui gli italiani continuano a non volersi privare. 

Che sia grande e scenico o piccolo e minimale il presepe continua a fare la sua comparsa nei salotti e nei soggiorni della maggior parte delle case italiane sin dal 1200 e siamo certi che continuerà a farlo ancora per molto tempo.