Università di Siena nella top ten nazionale. Frati: “Impegno sempre maggiore”

L’Università di Siena è l’unica tra le toscane nella top ten della classifica annuale pubblicata dal Sole24Ore. Il rettore Francesco Frati esprime soddisfazione e punta sugli investimenti

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“Siamo molto soddisfatti e consapevoli che le classifiche dipendono da indicatori che che hanno un livello di variabilità notevole. Essere però costantemente tra le prime dieci università italiane è un motivo di grande soddisfazione e testimonia l’ottimo lavoro del personale docente e tecnico amministrativo, sia per la didattica che per i servizi e per la ricerca, che punta ad essere sempre all’altezza delle aspettative soprattutto degli studenti”.

Così il rettore dell’università Francesco Frati (nella foto di copertina) commenta il risultato che vede Siena nelle posizioni più alte della classifica, unica tra gli Atenei toscani. Un motivo valido per salutare con ottimismo e fiducia il nuovo anno, soprattutto per Frati che è rettore di fresca elezione…

“Il nostro impegno è quello di continuare a lavorare per mantenere questo livello e anche migliorarlo. Finalmente torneremo a investire e a dare respiro all’università e al territorio anche attraverso il reclutamento di nuovo personale e selezionando le migliori professionalità, unica via possibile per garantire servizi di alta qualità e una ricerca che sia di spessore nazionale”.

La classifica del Sole24Ore è articolata sui 12 indicatori tradizionali che puntano a misurare i risultati di didattica e ricerca: un buon risultato, dunque. A questo punto il rettore cosa augura per l’anno appena iniziato?

“L’augurio va a tutti coloro che lavorano nell’università, perché possano con srenità continuare a lavorare come hanno fatto finora, e a tutta la città perché trovi il modo per superare problemi che l’hanno certamente condizionata negli ultimi anni. Questo sarà possibile anche attraverso forme innovative di sviluppo culturale ed economico alle quali di sicuro vuole partecipare anche l’Ateneo con attività rivolte al territorio”.

Katiuscia Vaselli