Turista fuori stagione – Adesso tutti vanno in bicicletta! O no?

Da molti anni non vado più alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
Da una parte, perché mi sembra un appuntamento poco interessante e poco utile. Dall’altra parte, perché trovo molto più divertente rimanere a casa e leggere comodamente su internet i comunicati stampa che arrivano dalla BIT stessa. Sono inevitabilmente pieni di dati entusiasmanti sulla crescita del turismo e di progetti e prodotti bellissimi, quanto spesso destinati a durare solo il tempo di una conferenza stampa. Perché annunciarli è facile, mentre avere le competenze tecniche e spendere i soldi veri per realizzarli è invece molto più complicato.

Leggendo le notizia in arrivo da BIT 2020, ho ricavato l’impressione che adesso tutti andiamo (dobbiamo andare) in bicicletta. Da piacere sportivo ed atletico, sembra diventato un obbligo, sicuramente sano, ma anche faticoso e che – personalmente – trovo non immediato associare al piacere ed al relax di una vacanza.

Ha cominciato la Regione Marche, i cui spot televisivi sono sempre interessanti da seguire. Dopo quelli – indimenticabili – con Dustin Hoffmann che recitava l’Infinito di Leopardi, ecco quelli affidati al famoso ciclista Vincenzo Nibali, che ama “andare in fuga” lungo le strade della regione.

Subito a ruota (è proprio il caso di dirlo) ecco l’Abruzzo, che proprio alla BIT ha rilanciato “una offerta turistica che vede insieme promozione istituzionale e proposte commerciali e ha il suo punto di forza in una rete di strutture ricettive e servizi complementari a servizio degli amanti delle due ruote”. Ed in effetti su https://abruzzoturismo.it/tour si trovano ben 46 itinerari organizzati, attraverso quella che è una delle regioni italiani più appassionanti ed intriganti dal punto di vista naturalistico.

La Puglia invece, dentro un fritto misto di ben 34 itinerari, ne dedica ben 12 al cicloturismo, per un totale di 2000 chilometri, avanti e indietro dal Gargano alle Murge, dal Salento al Nord Barese Ofantino fino alla Daunia. Nomi evocativi di una storia antichissima, immersa in decine di milioni di piante di olivo.

Infine, alla BIT hanno trovato spazio anche gli itinerari in bicicletta di Vicenza, che sono innumerevoli: la Strada dei Reali d’Inghilterra, il Cammino delle Apparizioni, l’Anello Ecoturistico delle Piccole Dolomiti Vicentine, Le Colline del Vino tra Borghi, Ville e Castelli e via pedalando.

Per chi ne ha proprio voglia, si intende.

Roberto Guiggiani