Trecento vini di Sangiovese ai Magazzini del Sale

E’ sempre vero che la prima domenica di novembre chiude la stagione turistica vera e propria ed apre un periodo di bassa, talvolta bassissima affluenza di persone, sulla quale andrebbe fatto un lavoro mirato per attirare viaggiatori di qualità.

E’ dunque bello e giusto che l’evento-cerniera fra alta e bassa stagione, a Siena, sia dedicato al vino ed in particolare a quel Sangiovese, che è il vitigno che sta alla base di tutti i grandi vini toscani, a partire dal Chianti Classico. A ribadire ancora una volta, ma è sempre utile farlo, che questa è un territorio di grandi vini Docg e Doc, con una produzione di qualità crescente e che trova continuamente nuovi estimatori in tante parti del mondo.

Certamente, è un vero dolore – anche personale – vedere che un evento come “Sangiovese Purosangue”, in programma dal 2 al 5 novembre, sia ospitato ai Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico e nel Foyer del Teatro dei Rinnovati, invece che in quell’Enoteca Italiana, che è stata lasciata morire, per disinteresse generale, gelosie ed invidie, e soprattutto perché nessuno degli enti soci si è voluto “sporcare le mani” con un progetto di rilancio, che pure era possibile.

Ma così è andata. E dunque adesso non resta che godersi questo “Sangiovese Purosangue”, organizzato da Enoclub Siena, in collaborazione con il Comune e con il patrocinio dell’Accademia dei Georgofili – che ha saputo raccogliere l’adesione di oltre 70 aziende vinicole, orgogliose di far conoscere oltre 330 vini di Sangiovese in purezza.

Come si legge sul programma ufficiale (alla pagina http://www.enoclubsiena.it/event/sangiovese-purosangue-a-siena-2018-2-5-novembre/), le degustazioni al pubblico sono in programma sabato 3 e domenica 4 novembre ai Magazzini del Sale, con orario 15,30-19,30 ed un biglietto di ingresso di 20 euro (ridotto 15 euro).

“Sangiovese purosangue”, come ha detto colui che l’ha ideato ed organizzato, il presidente di Enoclub Siena Davide Bonucci, vuole avere anche un valore tecnico e scientifico, con una conferenza di approfondimento su vitigno e vino, che aprirà la strada ad un progetto di valorizzazione che coinvolga Toscana, Romagna, Umbria e Lazio.

Roberto Guiggiani
(foto Andrea Moretti)