Sub senese morto a Giannutri: mercoledì l’autopsia

L’autopsia del 57enne mercoledì a Grosseto

Dovrebbe svolgersi mercoledì all’Ospedale di Grosseto, dove ancora si trova la salma, l’autopsia di Antonio Canapini, il 57enne senese scomparso domenica dopo un malore durante un’immersione sub all’isola di Giannutri. L’esame autoptico sarà eseguito dalla medicina legale di Siena. Canapini, insegnante di Fisica del Liceo Sarrocchi e ingegnere presso lo studio MGM, ha accusato un malore dopo un’immersione subacquea nelle acque dell’isola di Giannutri ed è morto qualche ora dopo all’ospedale di Grosseto. Sebbene ancora non sia stata eseguita l’autopsia, verosimilmente la causa della morte è dovuta a un arresto cardiocircolatorio.

Con la sua morte il professore, sposato con un’insegnante della scuola elementare primaria Giovanni Duprè di Siena, lascia un vuoto incolmabile tra i suoi studenti ed i suoi colleghi. Bandiera listata a lutto nella contrada del Nicchio in suo ricordo. Per chi, come chi scrive, è stato un suo alunno, Antonio Canapini non era solamente un docente di Fisica preparato e competente, ma prima di tutto era per i ragazzi un maestro di rapporti umani. Mai noiose le sue lezioni, perché tra argomenti difficili e complicati riusciva comunque a strappare una risata e a saper ridere insieme alla classe. Era sempre disponibile verso i suoi allievi, pronto ad accompagnarli in gita. Agli esami di maturità, da commissario interno non mancavano mai il suo incoraggiamento e il suo appoggio. Chi ha frequentato il Liceo Sarrocchi non poteva non volergli bene. E’stato un uomo con molte passioni, la sua materia di insegnamento prima di tutto. Memorabile l’entusiasmo con cui agli studenti parlava del CERN di Ginevra. Era riuscito a creare una collaborazione tra i suoi alunni ed il Centro stesso con la partecipazione al progetto europeo EEE, rendendo i ragazzi dei veri e propri ricercatori, portandoli in Svizzera a costruire un rivelatore di sciami di particelle subnucleari. Amava anche l’aereonautica, aveva il brevetto da pilota e il suo interesse per gli aerei era un argomento spesso condiviso con le sue classi. Era un grande sportivo, patito dello sci, della corsa e delle immersioni sub appunto. Una vita vissuta pienamente la sua, purtroppo terminata tragicamente nelle acque del Tirreno. A seguito dell’ autopsia verrà stabilita la data del funerale.

Marco Crimi