Storie Animali – Un amore oltre un vetro

Un amore oltre un vetro.
Gli animali non smettono mai di stupirci, vanno oltre le incertezze e la diffidenza legate alla non conoscenza e trovano sempre il modo di insegnarci qualcosa con i loro comportamenti.
Quella che stiamo per raccontare è la storia vera di un gatto di quattro anni e mezzo salvato due volte dalla cattiveria umana e ora vive felice in una casa dove ha trovato tutto l’affetto di cui aveva bisogno e una pelosina di otto mesi arrivata con il suo padrone in un angolo della campagna senese. Un angolo dove è ancora possibile assaporare il silenzio e gustare gli odori delle stagioni.

 


Lui si chiama Hannibal e lei Lupa: il suo nome stride simpaticamente con la fiera bellezza della gattina. Infatti assomiglia molto a Duchessa degli Aristogatti.
Lupa appena arrivata è rimasta per alcuni giorni dentro ad un piccolo appartamento. Doveva abituarsi piano, piano, all’ambiente a lei sconosciuto. Il suo giovane padrone con grande intelligenza e soprattutto con amore lentamente le ha insegnato ad uscire. Ma nel periodo di adattamento la gatta si è posizionata davanti al vetro di una finestra e guardava Hannibal che passeggiava libero lungo un vialetto adiacente. Intere ore ad osservare e cercare di annusare il mondo esterno. Alla fine anche Hannibal si è accorto di lei. Uno davanti all’altra con un vetro nel mezzo. Fermi, immobili in attesa del fatale incontro. Quel fragile ostacolo non permetteva loro una conoscenza diretta. Hanno pazientato fin quando Lupa è uscita. E’ stata simpatia fin dal primo incontro: giochi, rincorse, brevi riposi all’ombra di un noce e insieme hanno fatto tante esplorazioni. Insieme sono felici ed è veramente bello guardarli e per un attimo dimentichi gli orrori e gli errori umani.


Hannibal fino ad oggi non aveva conosciuto altri gatti; la sua compagnia quotidiana era un vecchio e paziente cane che ha accettato la sua incontenibile vivacità senza mai ribellarsi.
Oggi è bello scrivere che l’uomo ha saputo dare loro affetto, tranquillità e sicurezza e loro lo stanno ripagando. L’iniziale titubanza è ormai un ricordo, così come sembra lontana quella che finestra che aveva diviso Lupa da Hannibal. Questa storia ha solo un obiettivo: fermarci per riflettere. Chi eravamo e dove siamo arrivati buttando alle ortiche i nostri sentimenti e le nostre tradizioni? Una storia sulla quale costruire la speranza per andare oltre le differenze capaci di imparare dagli animali che in questo caso hanno “mandato in frantumi” il vetro di una finestra per giocare insieme felici.
Cecilia Marzotti