Simona Dei: “Tanti contagi e 144 varianti nel Senese, siamo preoccupati ma vigili”

Il direttore sanitario dell’Asl Toscana sud est Simona Dei fa il punto della situazione sui contagi da Coronavirus nel territorio, sulla presenza di varianti, sui tanti tamponi effettuati anche attraverso l’iniziativa “Territori sicuri” e sul ritmo della campagna vaccinale.

Direttore sanitario Simona Dei, quanto è preoccupata per la situazione attuale relativa alla pandemia per Coronavirus?

“La preoccupazione è data dalla crescita dei contagi che hanno raggiunto, in questa che viene definita terza ondata, numeri così rilevanti. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione, sul piano della prevenzione e della cura della malattia, ma resta decisiva la collaborazione dei cittadini: il rispetto delle misure di sicurezza ben note, come dispositivi di protezione personale, distanziamento fisico e igiene ripetuta delle mani, è ancora fondamentale per difenderci dal virus”.

Quante varianti sono presenti nel territorio provinciale senese e quanto sono pericolose?

“Al momento sul territorio senese sono presenti due varianti, l’inglese e la brasiliana, per un totale di 144 persone positive in carico: 94 con la variante inglese, 50 con la brasiliana. La loro pericolosità è rappresentata soprattutto da un maggiore indice di contagiosità e quindi da una potenziale crescita accentuata delle persone che contraggono il virus, con una pressione che rischia di essere eccessiva sul sistema sanitario nel suo complesso”.

Mai si erano raggiunti dati così alti per quel che riguarda i ricoveri ospedalieri alle Scotte di Siena, tanto che il dg dell’azienda ospedaliero-universitaria Antonio Davide Barretta ha dichiarato di avere attivato 40 posti letto in più che sono a disposizione al policlinico…

“E’ uno degli elementi che deve far riflettere di più, il grande sforzo che stanno compiendo tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere deve trovare un adeguato riscontro nelle misure di prevenzione, proprio per diminuire il più possibile il numero di persone che hanno bisogno delle cure ospedaliere”.

E’ soddisfatta del ritmo della campagna vaccinale? Come si sta andando avanti con le varie categorie attualmente coinvolte?

“L’Asl Toscana sud est è impegnata per imprimere il ritmo più alto possibile alla campagna di vaccinazioni in corrispondenza delle dosi disponibili. Abbiamo seguito le indicazioni della Regione Toscana e in questo momento stiamo seguendo con particolare attenzione due categorie di persone: gli ultra ottantenni, attraverso i medici di medicina generale, e gli estremamente vulnerabili, con un percorso che è partito dalle segnalazioni dei centri specialistici e prossimamente proseguirà con le prenotazioni sul portale regionale”.

Intanto con l’iniziativa “Territori sicuri” sono stati effettuati oltre 21mila tamponi nella provincia senese, un numero molto alto.

“La partecipazione dei cittadini all’iniziativa che ha fin qui toccato sette comuni della provincia di Siena ne testimonia la validità: c’è un’elevata percezione che sia necessario individuare il prima possibile la presenza del virus, soprattutto quando molti asintomatici possono diffonderlo all’interno di una comunità ristretta”.

Come è possibile che persone già vaccinate con doppia dose di Pfizer-Biontech si siano infettate e abbiano contratto il virus?

“Abbiamo avviato analisi approfondite sugli episodi che si sono verificati, per capirne la genesi e lo sviluppo, ma anche per approfondire quale tipo di risposta anticorpale si è verificata nelle persone coinvolte. Ma intanto possiamo dire due cose: nessun vaccino garantisce la copertura al cento per cento, in ogni caso il vaccino blocca lo sviluppo della malattia ma non impedisce di contrarre il virus”.