Siena: il Comune presenta ‘Caterina’, primo assistente virtuale d’Italia

Accedere alle informazioni relative ai servizi pubblici, al materiale dell’intero ufficio anagrafe, dal cambio di residenza al rinnovo della carta d’identità, inviare digitalmente il documento richiesto, con valore legale. Tutto questo si potrà fare sui nostri pc, smartphone e tablet grazie a Caterina, il nuovo assistente virtuale presente sul sito del Comune di Siena nata dalla collaborazione del Municipio con la società Questit, azienda specializzata in creare programmi di intelligenza artificiale. Caterina è un chatbot, sviluppato grazie alla piattaforma Algho che semplificherà le ricerche dei cittadini con l’utilizzo di un solo click. “Questo è un progetto apripista in tutta Italia – spiega il sindaco Luigi De Mossi -. L’investimento è stato pari a 60mila euro. Sapevamo le difficoltà dei cittadini ad accedere all’ufficio anagrafe. Vogliamo scommettere nella tecnologia e non ci fermeremo qui, l’obiettivo che vorremmo raggiungere è quello di rilasciare online i certificati agli abitanti”.

I residenti non dovranno più sottoporsi ad estenuanti file ed orari d’apertura ma invece avrà un contatto diretto con il Comune attraverso Caterina. Siena quindi si è fatta pioniere di un sistema che mette l’innovazione al servizio di tutti i cittadini. “Il cliente è abituato ad avere servizi sempre più veloci – evidenzia il presidente di QuestiIt, Marco Landi – . La pubblica amministrazione ancora non riesce a dare queste risposte. Adesso con Caterina sarà messo a disposizione il database di un Ente pubblico che sarà consultabile , in pochi secondi, sul palmo della propria mano”.

Marco Landi, presidente di QuestIt

“Noi vogliamo mettere i cittadini all’interno dell’informazione. I nostri servizi erano statici – prosegue l’assessore Sara Pugliese -. Questo invece sarà accessibile a tutti, ed infatti vogliamo andare incontro a chi ha disabilità visive e uditive. Il sistema inoltre è in due lingue: inglese e italiano. Abbiamo così ottimizzato anche l’utilizzo dei nostri lavoratori che saranno riutilizzati in altre cose”.

Marco Crimi