Sicurezza e ordine pubblico: il primo patto d’Italia tra Comuni si firma a Siena

Ordine pubblico e videosorveglianza: con queste finalità è stato siglato questa mattina in Prefettura, dai vertici delle locali forze di Polizia, dal presidente e dai sindaci della provincia il patto per l’attuazione della sicurezza urbana denominato “Attivazione sistema integrato di videosorveglianza nella provincia di Siena”. L’obiettivo della firma odierna è appunto quello di valorizzare gli oltre 800 sistemi di videosorveglianza dei comuni per la sicurezza urbana e per il mantenimento dell’ordine pubblico. ” E’il primo progetto in Italia che vede una partecipazione intercomunale – ha spiegato ai nostri microfoni il Prefetto di Siena Armando Gradone – . L’utilizzo dei municipi della videosorveglianza può essere un fattore comune con le forze di polizia per garantire una maggiore tempestività di intervento. Le immagini verranno messe subito a disposizione delle centrali operative. Creeremo collegamenti telematici che metteranno in connessione sale operative e videocamere”.

Tutto è stato reso possibile grazie alla copertura del territorio senese della banda larga di Terre Cablate. Per i comuni il costo dell’operazione sarà irrisorio, 5mila euro in tutta la Provincia. ” Noi abbiamo investito nella sicurezza – afferma il presidente della Provincia Silvio Franceschelli -. Questo è un strumento che sarà utile non solo per contrastare la criminalità, ma anche per poter aiutare la Protezione civile in caso di calamità ambientali, per tutelare le aree urbane ed il loro decoro”. “Siena è avanti con molti strumenti – ha invece commentato il Questore Constantino Capuano -. Da oggi abbiamo a disposizione una rete di informazioni che dal territorio confluisce verso il centro e ci permette di agire in ogni comune, dal più piccolo al più grande”.

Durante la conferenza stampa il Prefetto Armando Gradone ha poi presentato alcuni dati riguardanti la delittuosità nel territorio senese. Anche nel primo semestre del 2019 sembra essere confermato, il Prefetto ha ribadito che i dati non sono ancora consolidati, il trend positivo che vede diminuire, dal 2014, i numeri dei reati nella provincia: nella prima metà dell’anno sono 3138 con una diminuzione di oltre 500 casi rispetto agli stessi mesi del 2018.

Gradone è rimasto soddisfatto per la riduzione dei furti in abitazione, un parametro che, fino all’anno scorso, era in controtendenza rispetto alla delittuosità generale e costituiva un elemento di preoccupazione per le forze di Polizia e per i cittadini. Dai 460 furti in abitazione dei primi mesi del 2018 siamo arrivati ai 345 di oggi. “Dati che ci indicano una tendenza positiva – evidenzia il Prefetto Gradone -. Questo è frutto di un lavoro nato lo scorso anno quando ci siamo messi ad un tavolo per cercare di capire come arginare il problema”.

Una nota dolente è quella delle truffe e delle frodi informatiche. Un fenomeno che a Siena trova ancora terreno fertile. Sono 492 i casi di truffa riscontrati quest’anno dalla Prefettura, due in più rispetto al 2018. “Il dato raddoppia quello della media nazionale – dice Armando Gradone – Secondo una classifica de Il Sole 24 Ore Siena nel 2017 era la quarta città italiana per truffe nell’e-commerce. Dovremo ancora lavorare molto per migliorare la situazione”. Al Prefetto non è nemmeno piaciuto il parametro che riguarda i sinistri stradali, se infatti è vero che il numero degli incidenti sta diminuendo nella Provincia c’è stato comunque un aumento, da 7 a 9, delle persone decedute. ” Per questo è importantissima l’esistenza di un sistema di segnalazione condiviso da tutti i comuni – conclude Gradone -. Così possiamo capire dove dobbiamo concentrare i nostri sforzi”.

Marco Crimi