Si svela al Santa Maria della Scala la Collezione Piccolomini Spannocchi, arte e cultura pronte a ripartire

Verso le riaperture attraverso la cultura: martedì 11 maggio il giorno in cui al complesso del Santa Maria della Scala verrà svelato (in anteprima per la stampa) il nuovo allestimento per la Collezione Piccolomini Spannocchi finalmente riunita.

Le sale del quarto livello dell’antico ospedale ospiteranno in modo permanente quella che, per vari motivi, “è una delle collezioni più interessanti e si presenta come una delle più affascinanti e forse meno conosciute raccolte di opere d’arte della città di Siena”. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Direzione regionale musei della Toscana, il Comune di Siena, e la Soprintendenza alle belle arti per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, Opera Laboratori. Prezioso il contributo della Galleria degli Uffizi, con il prestito concesso dal direttore Eike Schmidt delle due opere della collezione Piccolomini Spannocchi lì depositate dal 1913, e quello dell’amministrazione provinciale con la concessione delle due opere ancora conservate nella sua sede. Negli ultimi mesi del 2018, lo ricordiamo, l’antico ospedale aveva ospitato la mostra  “La città ideale. Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena” . L’esposizione conteneva grandi capolavori come il San Girolamo di Albrecht Dürer o la Torre di Babele, un dipinto fiammingo del sedicesimo secolo ed è una delle più importanti raccolte d’opere d’arte mai arrivate in Italia. Stavolta si potranno ammirare opere di artisti come Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni, Paris Bordon, Sofonisba Anguissola, Giuseppe Cesari, Giovanni Antonio Bazzi detto Sodoma; tra i nordici, quelli di Albrecht Dürer, Otto van Veen, Albrecht Altdorfer, Peeter Snayers.