Sassi contro le auto, alcool e fumo: cosa resta del sabato sera da ‘quasi’ quarantena a Siena

Non è certo questo stato di quasi quarantena far sfociare comportamenti violenti e da vandali, contro persone e cose. Solo che adesso, nel silenzio del sabato sera nel pieno centro storico di Siena, quando il massimo del rumore arriva dalle tv , dalle case, dove ancora le finestre sono aperte per le temperature miti, si sente molto di più il caos inutile e anche pericoloso dei ragazzi annoiati.

Sono da poco passate le 22 di ieri e nella zona di Sant’Agostino, nell’area che comprende anche gli Orti del Tolomei, i botti risultano ancora più amplificati dal silenzio. Due, tre, poi una pausa e dopo una mezz’ora altri due petardi. Seguono urla e risate, sono ragazzi giovanissimi che hanno voglia di divertirsi e che, come tutti noi, sono esasperati da questa vita persa. Comprensibile lo stato d’animo, molto meno l’atteggiamento.

Passa la notte. Stamani il racconto di una coppia di ragazzi che intorno alle 23 è andata verso il prato di Sant’Agostino per prendere la macchina e tornare a casa: “Sentivamo le urla delle ragazzine che dicevano ‘smettetela, basta!’ e poi si sono allontanate. Arrivati a Sant’Agostino, abbiamo visto dei ragazzini che prendevano manciate di sassi e li tiravano giù per via Sant’Agata quando passavano le auto. A un certo punto, una persona alla guida di un’auto scura si è fermata e ha urlato contro i ragazzini, che in un attimo si sono dileguati” ci hanno raccontato i due.

E cosa resta di questo sabato sera da quasi quarantena lo raccontano le immagini che abbiamo raccolto stamani, più di ogni parola. I locali chiudono alle 18? Poco importa. Fatta la legge, trovato l’inganno. Si richiedono sacrifici enormi a tutti ma a loro no, evidentemente. Loro possono fare come vogliono.
I ragazzi si danno appuntamento fuori tra alcool e fumo – alcuni ci hanno segnalato ieri sera il forte odore che arrivava da sotto le Logge del Fantastici, a Sant’Agostino – urla e atti vandalici. Bottiglie ovunque, alcolici e vino di pessima qualità utile spesso più al bruciore di stomaco che a una sbornia. Agli Orti del Tolomei, in uno degli angoli panoramici più belli della città, bottiglie, sacchetti e bicchieri sono stati addirittura abbandonati con una  disposizione precisa, il massimo dello spregio per chi il giorno dopo deve lavorare e raccogliere rifiuti ma anche nei confronti delle regole.

 

 

Per quanto si possa comprendere il disagio, soprattutto alla loro età, va però condannato fermamente il comportamento da vandali, i danneggiamenti, gli assembramenti senza mascherine, l’uso di alcool e droga per trascorrere il sabato. Ci aspettiamo che dalle telecamere di sorveglianza possano arrivare immagini utili alle forze dell’ordine per individuare i responsabili.

E’ facile immaginare che il problema non riguardi soltanto questa parte della città ma diverse altre zone lontane da Piazza o dalle vie principali.

E un esame di coscienza, i genitori dovrebbero farselo. In generale, gli adulti dovrebbero riflettere su quanto sta accadendo e senza fare i falsi moralisti. Abbiamo avuto tutti 15 e 20 anni e nemmeno troppo tempo fa, eppure i genitori ci avrebbero punito severamente se avessimo osato fare la metà di quello che i ragazzi fanno oggi.

Nuovamente, come già fatto in occasione delle vicende di Piazza del Mercato, riteniamo che punizioni esemplari siano necessarie. I lavori socialmente utili e la pulizia della città, per cominciare. O anche multe salate: i genitori saranno di sicuro più attenti ai propri figli dopo qualche centinaio di euro di multa.

 

Katiuscia Vaselli