Ristoratori senesi divisi sul green pass: “Ma ci chiedono di controllarlo e lo stiamo facendo”

Baristi e ristoratori senesi divisi sul green pass nel primo giorno in cui questo strumento voluto dal governo del premier Mario Draghi è entrato in vigore. “Non è mai bello quando ti impongono qualcosa – commenta Santino Di Maria de La piccola osteria – ma ci viene chiesto di controllarlo e lo faremo. Non ci resta che vedere come reagiranno i clienti. Per il momento non si è registrato nessun problema ma temo che ci saranno persone che preferiranno non venire al ristorante per un po’ di tempo”.

“Io credo che sia uno strumento giusto e che possa aiutare a combattere la pandemia – dice Rosaria Lavezzi del ristorante pizzeria Fontebecci. – Tuttavia non capisco perché sia necessario per andare a mangiare nell’interno di un ristorante e non invece per andare al supermercato, dove comunque si formano file di persone”.

“Il green pass non mi piace particolarmente – aggiunge Riccardo Aldinucci del Charlie Bar – ma per fortuna per il momento non ci sta creando disagi. Le persone ormai sanno bene come si devono comportare. A mio avviso la situazione è peggiore per i ristoratori. E mi domando perché negli alberghi non debba essere richiesto”.

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