Polo Civico e Sena Civitas come Tolomei e Salimbeni: pace fatta o un invito a “malamerenda”?

Ha tutto il sapore di una merenda con i tordi allo spiedo, l’invito al confronto che il Polo civico fa pubblicamente a Senza civitas nella nota che segue e che riportiamo integralmente:

Polo Civico Siena in festa, confronto politico con Sena Civitas

In data odierna, lunedì 20 marzo le associazioni e le liste Civici in Comune, In Campo, Idee in Comune, Per Siena, Riscrivere Siena, Siena Sostenibile, Sì. Patto dei cittadini a sostegno di Fabio Pacciani sindaco, si sono riunite per analizzare il rapporto tra la coalizione Polo Civico Siena e Sena Civitas. La coalizione ha concordato che le dichiarazioni critiche espresse nei nostri confronti dai rappresentanti di Sena Civitas e da Marco Falorni medesimo, rappresentano una vicenda politica che, nonostante il ritiro della candidatura di Falorni, necessita di un chiarimento. Il Polo Civico Siena ha dato, quindi, mandato al candidato sindaco, Fabio Pacciani di avviare la verifica, in tempi brevi, che non potrà concludersi nella giornata di domani, quando si terrà l’evento di presentazione delle liste civiche di coalizione, fissato per le ore 18 al Santa Maria della Scala. In relazione al confronto politico che avrà i tempi dovuti, il simbolo di Sena Civitas non potrà essere inserito all’interno dell’evento di domani. Mentre invitiamo gli aderenti, i candidati e i sostenitori di Sena Civitas a partecipare a questa che per noi è una festa: la primavera civica di Siena.

Il paragone non è immediato ma ci ha fatto venire in mente la storia che vede protagoniste le due potenti famiglie dei Salimbeni e dei tolomei e che finì, per chi non lo ricordasse, così. Insomma, nel gioco allo sfinimento e chi alza più i toni il Polo civico richiama all’ordine Staderini e i suoi “Ora, senza Falorni, puoi tornare ma a testa bassa e di certo non domani” (evento importante della presentazione delle liste a sostegno di Pacciani, ndr)  e Sena Civitas, a sua volta, potrà decidere di perdere la faccia oppure di accettare l’invito alla merenda con Pacciani senza cadere bnella tentazione del tordo allo spiedo.

K.V.