Politica d’estate a Siena, vivace e disperata

Che oggi, martedì 11 luglio 2017, giorno di San Benedetto co-patrono d’Europa, la Lega Nord (ore 21 alla Sala dei Mutilati) ed Articolo 1 insieme all’arcipelago di sigle della sinistra (ore 21 a Palazzo Patrizi) organizzino due importanti incontri politici non è solo un segnale di vivacità della politica senese, ma piuttosto di disperata consapevolezza. O di consapevole disperazione, se preferite.
La scelta di “fare politica” anche in piena estate non è infatti casuale o avventata, ma ha una logica precisa ed almeno tre motivazioni che accomunano forze politiche così distanti e diverse.
La prima è senz’altro quella di dare un segno forte e chiaro di visibilità e di chiamare a raccolta i propri sostenitori, dopo fasi non facili da leggere e talora anche da capire. La Lega Nord deve infatti dimostrare di esistere ancora a Siena dopo aver liquidato i dirigenti storici come Francesco Giusti e Maurizio Montigiani e di far conoscere chi li ha sostituiti. A sinistra, invece, è necessario far capire “chi sta con chi” dopo le numerose diaspore dalla “casa madre” del Partito Democratico, da cui sono usciti Mdp, Articolo 1, Campo Possibile più quelli che si riconoscono nel Campo progressista di Giuliano Pisapia: ancora non è stato trovato un nome comune.
La seconda motivazione è la convinzione – esatta – che le prossime elezioni comunali le vincerà chi saprà recuperare la quota più ampia del non-voto, cioè di portare alle urne coloro che non ne vogliono proprio sapere, perché delusi dalla politica locale o nazionale (o da entrambe). E si tratterà di un lavoro lungo, capillare, che richiederà mesi e mesi, e dunque sarebbe sbagliato a settembre per cominciare.
La terza è tattica. Non farsi trovare impreparati qualora il Partito Democratico decidesse, con un temerario salto mortale carpiato, di far dimettere Valentini in autunno ed abbinare le elezioni comunali a quelle nazionali – nel mese di febbraio 2018 – senza passare da un commissariamento. Una tentazione forte perché aiuterebbe non poco a trovare una soluzione agli equilibri interni al partito e, al tempo stesso, potrebbe mettere in difficoltà eventuali liste civiche, spianando però la strada del ballottaggio al Movimento 5 Stelle, che sarebbe quello ad avere il maggior effetto traino dalle elezioni nazionali.

Roberto Guiggiani