Nominato cavaliere della Repubblica italiana il senese Paride Minervini

Oggi, Festa della Repubblica, il tradizionale e prestigioso appuntamento al Quirinale con la consegna delle onorificenze da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Tra gli insigniti, un cavaliere al merito senese: si tratta del maggiore Paride Minervini (nella foto, sotto).

Oltre ad essere un perito balistico chiamato a lavorare su indagini in tutto il mondo, il maggiore Paride Minervini, 48 anni, che proviene dal 130esimo corso per ufficiali di complemento Scuola di Fanteria e Cavalleria di Cesano di Roma, ufficiale dei Paracadutisti, da anni svolge molteplici incarichi di consulenza. Incarichi relativi ad omicidi, detenzioni illegale ed alterazione di armi, incidenti con pirotecnici ed esplosioni, e per la ricerca, identificazione e messa in sicurezza di ordigni bellici i mare e in superficie terrestre.

Tra i casi trattati da Minervini, seguiti peraltro con totale abnegazione, professionalità ed efficienza senza percepire compensi, ci sono alcune delle vicende che hanno segnato la storia della politica italiana e internazionale dei nostri tempi.

E’ suo, infatti, il lavoro sull’omicidio in Iraq di Nicola Calipari e l’omicidio in Somalia della giornalistai Ilaria Alpi, l’esplosione del carro armato “Ariete”. Dal 2007 è consulente tecnico della Commissione del Senato della Repubblica Italiana per l’uranio impoverito e per il caso della Moby Prince, per le armi e il munizionamento speciale e i poligoni di tiro. Ha ricoperto ruoli di docenza in materia di armi ed esplosivi presso il Ministero dell’Interno, il Consiglio Superiore della Magistratura e l’Università di Siena.

Attualmente, il maggiore Minervini presta servizio come ufficiale superiore di complemento nel Comando forze operative terrestri e nel Comando operazioni dell’esercito. Ad oggi, e sempre a titolo gratuito, Minervini sta lavorando su altri casi delicati e che ancora rappresentano un mistero irrisolto di cronaca. E’ consulente balistico nominato dalla Commissione d’inchiesta interna alla Camera, sul caso Aldo Moro. E non solo.

Katiuscia Vaselli