Morte David Rossi, Zanettin: “Suicidio? Perplessi su alcuni dettagli. Lacune nell’inchiesta”

 

“Siamo perplessi sulla modalità del suicidio, da un soggetto che possa pensare di suicidarsi di spalle rimanendo appeso a quella sbarra. La decisione sarà quella di rinnovare una perizia tecnica. Vorremmo acquisire qualche elemento in più”, perché “nelle audizioni sono emerse delle discrasie. Intendiamo fare le ricostruzioni anche attraverso tabulati telefonici per avere un quadro”.

Lo ha detto Pierantonio Zanettin, presidente della commissione d’inchiesta parlamentare sulla morte di David Rossi. La commissione si trova per il secondo giorno a Siena, dopo la giornata dedicata ai sopralluoghi a Rocca Salimbeni e negli uffici dell’ex-manager del Monte.  Oggi sono continuate le audizioni in Prefettura. I deputati Pierantonio Zanettin, Azzurra Pia Maria Cancellieri, Susanna Cenni, Giuseppe D’Ippolito, Valentina D’Orso, Leonardo Donno, Alessandra Ermellino, Marco Lacarra, Luca Migliorino, Guglielmo Picchi, Walter Rizzetto, Andrea Rossi e Francesco Sapia hanno ascoltato oggi Lorenza Bondi, Giancarlo Filippone e Massimo Riccucci. Poi sarà la volta dei giornalisti interessati in prima persona per inchieste e servizi realizzati negli anni e via via, con l’appello a quanti per ora non hanno parlato magari per paura ma che possono farlo “le audizioni possono essere secretate” ha specificato Zanettin.

Sul caso “vogliamo mostrare qualsiasi zona rimasta in ombra – continua Zanettin- . Per Siena questa è l’ultima occasione per trovare una soluzione, una risposta”, poi l’esponente di Forza Italia puntualizza: “Una richiesta ci è stata già fatta: quella di incrociare gli orari delle sue ultime ore di vita di Rossi attraverso i tabulati”.

Il presidente annuncia quelle che sono le valutazioni della commissione: “le ricostruzioni fatte fino ad oggi non ci convincono del tutto” e lancia un appello: “chi sa qualcosa e in questi anni non ha avuto il coraggio di parlare, lo faccia. Possono contattarci, sanno già di poter essere sentiti in forma secretata”.

Zanettin e i suoi colleghi si dicono perplessi dalle  “modalità del suicidio, da un soggetto che possa pensare di suicidarsi di spalle rimanendo appeso a quella sbarra”. Inoltre, ai membri della commissione, non tornano una serie di dettagli: “orari, telefonate nell’ultima fase ed altro, noi verificheremo -assicura il parlamentare e presidente di Forza Italia-. Nella prima inchiesta penale sono emerse delle smagliature che la seconda inchiesta non ha potuto colmare”. Ancora Zanettin: “L’esperimento con il manichino in realtà non è stato fatto, quello con i vigili del fuoco è stato meno complesso ed articolato rispetto a ciò che avrebbe dovuto essere. Tuttavia non sono emersi elementi nuovi in questi due giorni”.

Katiuscia Vaselli

di seguito le video interviste complete della giornata di oggi