Maxi-perizia sulla morte di David Rossi in corso, nel pomeriggio la simulazione della caduta

I carabinieri del Ris sono entrati in azione già alle 10,30, alle 11 hanno preso il via le perizie, anche con l’utilizzo di un laser scanner 3d che valuterà angoli e modalità della caduta, relativamente alla morte di David Rossi. La Polizia municipale da subito in azione per bloccare il passaggio delle auto in direzione di via del Refe Nero per permettere lo svolgimento della simulazione.

Alle 11,15 un uomo si affaccia dalla finestra dalla quale il 6 marzo 2013 cadde David Rossi. Il primo esame che viene effettuato è la perizia sul fancoil posizionato davanti alla finestra, che quella sera non risultò danneggiato.

Il fancoil e il fatto che non sia rimasto danneggiato è uno dei tanti misteri della vicenda della morte di David Rossi. Come fece l’ex capo comunicazione a gettarsi dalla finestra senza mettere il piede e rompere il fancoil? Ma le fotografie effettuate quella sera dopo la sua morte dalla Scientifica mostrano che l’oggetto non aveva subito alcun danno. È in corso la perizia il cui obiettivo è quello di capire come ciò sia stato possibile.

Alle 13,30 è in programma in Prefettura la conferenza stampa della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. Nel pomeriggio, poi, gli esami nella stanza dell’ex capo comunicazione di Banca Mps proseguiranno.

Sono 49 i quesiti tecnici ai quali la perizia di oggi deve dare una risposta. I carabinieri del Ris si avvalgono oggi del supporto del dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università della Sapienza di Roma con il noto laser scanner 3d che dovrà fornire precisi dettagli tecnici per le perizie.

I rilievi sono in corso a Rocca Salimbeni nella stanza del terzo piano che si affaccia sul vicolo di monte Pio, ma anche nella stanza che si trova al piano superiore. Nel pomeriggio le perizie andranno avanti. Verrà fatto cadere un oggetto fisico lungo il muro dell’edificio e saranno persino ricostruite le condizioni meteo, con pioggia artificiale, per ricreare quelle che caratterizzarono la sera del 6 marzo 2013 a Siena. Ciò per riscontrare gli effetti della pioggia (e quella sera su Siena cadeva una pioggia sottile) sulla telecamera di videosorveglianza del vicolo di monte Pio.

Gennaro Groppa