Maggio tra freddo, neve e terremoto

A dire la verità guardando l’aspetto climatico non sembra proprio di essere già a metà maggio, ce lo ricorda solamente il calendario.
Anche ieri abbiamo avuto temperature ben al di sotto della medie e sul monte Amiata è caduta ancora la neve dopo l’episodio di circa dieci giorni fa. A dire il vero non si prospetta all’orizzonte un miglioramento anzi, dopo una parentesi di sole tra giovedì e venerdì avremo con molta probabilità un fine settimana molto perturbato con probabili temporali sabato e pioggia moderata domenica. Anche a inizio settimana i modelli matematici lasciano intravedere un clima a dir poco marzolino. Le temperature saliranno di qualche grado ma il caldo si farà ancora attendere.


Vogliamo anche cogliere l’occasione di sfatare il mito dei terremoti in concomitanza con eventi meteorologici come pioggia e freddo: lo sciame sismico che in questi ultimi giorni ha avuto epicentro a Castellina in Chianti e zone limitrofe, terremoto ben avvertito fino a Siena e in tutta la Valdelsa, con scosse fino ad una magnitudine massima di 2.6 non è affatto causato da questa instabilità meteorologica. Non esistono studi o correlazione dei fatti. La piccola faglia di Castellina in Chianti, di età variabile dal Miocene superiore al Pliocene si attiva per motivazioni legate alla compressione longitudinale indotta dalla
spinta della parte interna tirrenica
dell’Appennino centro-meridionale e non per cause meteorologiche. Le sue scosse molto raramente arrivano ad essere di media potenza, diciamo che si fanno sentire ma fortunatamente non destano nessun tipo di problema.


Anche ieri abbiamo avuto temperature ben al di sotto della medie e sul monte Amiata è caduta ancora la neve dopo l’episodio di circa dieci giorni fa. E a dire il vero non si prospetta all’orizzonte un miglioramento anzi, dopo una parentesi di sole tra giovedì e venerdì avremo con molta probabilità un fine settimana molto perturbato con probabili temporali sabato e pioggia moderata domenica. Anche a inizio settimana i modelli matematici lasciano intravedere un clima a dir poco marzolino. Le temperature saliranno di qualche grado ma il caldo si farà ancora attendere.
Vogliamo anche cogliere l’occasione di sfatare il mito dei terremoti in concomitanza con eventi meteorologici come pioggia e freddo: lo sciame sismico che in questi ultimi giorni ha avuto epicentro a Castellina in Chianti e zone limitrofe, terremoto ben avvertito fino a Siena e in tutta la Valdelsa, con scosse fino ad una magnitudine massima di 2.6 non è affatto causato da questa instabilità meteorologica. Non esistono studi o correlazione dei fatti. La piccola faglia di Castellina in Chianti, di età variabile dal Miocene superiore al Pliocene si attiva per motivazioni legate alla compressione longitudinale indotta dalla
spinta della parte interna tirrenica
dell’Appennino centro-meridionale e non per cause meteorologiche. Le sue scosse molto raramente arrivano ad essere di media potenza, diciamo che si fanno sentire ma fortunatamente non destano nessun tipo di problema.