L’attacco di Valentini: “Scaramelli non è il padrone del PD senese’

bruno valentini sindaco siena

La seconda parte dell’intervista al sindaco di Siena Bruno Valentini parte dalla (velenosa) politica. In particolare dalla sfida che non ha l’eleganza dell’arma bianca tra il sindaco Bruno Valentini e il presidente della commissione regionale sanità, Stefano Scaramelli. Erano partiti insieme, renziani della prima ora (nella foto, sotto, la campagna per Renzi insieme ai sindaci Bozzi e Spanu) e oggi, nel gioco al massacro del ‘tutti contro Valentini’, soprattutto dentro al suo stesso partito, spicca decisamente il capofila Scaramelli. Li avevamo visti al PalaEstra per una partita dell’Emma Villas. Non si erano guardati nemmeno, l’uno contro l’altro armati dentro lo stesso partito. E gli attacchi continuano.

quattrosindaci

Sindaco Valentini, come stanno le cose oggi?

“Speravo che Scaramelli avesse abbandonato l’infelice aspirazione, come lui stesso dichiarò alla stampa, a fare il ‘padrone’ del PD senese e, di riflesso, delle istituzioni. Da una comoda e ben retribuita poltrona, sta abusando della pazienza e del senso di responsabilità di chi ogni giorno lavora a contatto con i cittadini per cercare risposte concrete ai loro problemi. Non lo seguirò in questa insensata spirale personalistica che tanto male fa alle necessità del nostro territorio e al PD su scala nazionale, dove lo sport più diffuso sembra essere dipingere come un nemico il tuo compagno di partito piuttosto che collaborare per governare insieme e meglio. Siena attende molte risposte dalla Regione, dalla sanità alla cultura, dalle strade alle ferrovie, ecc. Enrico Rossi è venuto e tornerà a Siena e ci attendiamo risposte e tempi certi perché la nostra terra ha precisi progetti e grandi opportunità di crescita se la Regione fornirà l’aiuto che deve e per il quale i consiglieri Scaramelli e Bezzini hanno la loro parte di responsabilità ovviamente insieme alla Giunta. Certamente la mia Amministrazione non si farà trascinare nel convulso dibattito precongressuale del PD e penso che ai miei concittadini importi poco della discussione solo propagandistica su chi è più rinnovatore. Dopo aver assestato bilancio comunale e relazioni con il personale, siamo impegnati per un bilancio 2016 senza precedenti che, senza più i contributi della Fondazione MPS, proporrà 20 milioni di investimenti ed una netta ripresa della manutenzione del patrimonio pubblico, confermando l’alto valore dei servizi sociali, educativi e culturali. Infine, credo che più continua così e più Scaramelli si mostra debole, prendendo a prestito argomentazioni da personaggi squalificati e dai peggiori avversari del PD, mentre invece Siena ha bisogno di rappresentanti istituzionali forti, credibili, che si mettono al servizio della comunità e non delle proprie carriere personali”.

Valentini-Scaramelli

 

E’ di qualche giorno fa un rimpasto di deleghe che molti non hanno compreso. Qual è la ragione di queste variazioni all’interno della giunta?

“Si tratta di una modesta redistribuzione delle deleghe. Una parte è legata alla giustizia paliesca, dopo il disallineamento delle sanzioni 2015 fra assessore e Giunta, e alla ricollocazione della delega alla Polizia Municipale che ora è unita alla mobilità. La seconda parte riguarda l’assunzione diretta da parte del sindaco di due temi di assoluta priorità, ovvero il futuro del Santa Maria della Scala, dopo l’individuazione del nuovo direttore, e la pianificazione urbanistica, alla luce della prossima scadenza del Regolamento Urbanistico. Su questo ultimo punto, l’assessore Maggi manterrà l’edilizia, cioè i rapporti diretti con cittadini, professionisti ed imprese, mentre a me competerà portare avanti il rinnovo dello strumento urbanistico, che è nato vecchio e fuori misura. Troppi volumi previsti, dispersi un po’dappertutto, regole cervellotiche. Il rapporto con la Regione è il vero nodo da sciogliere perché la nuova normativa è condivisibile per l’aspirazione a ridurre il consumo di suolo e per la sensibilità paesaggistica ma rende complicata anche la semplice proroga delle previsioni inattuate. Nel bilancio 2016 stanzieremo risorse per gli incarichi professionali necessari per la nuova pianificazione, ma la Regione deve aiutarci a verificare rapidamente la coerenza con la normativa toscana approvata a metà 2015 di quella parte del Regolamento Urbanistico, compresa nel territorio urbanizzato, che negli scorsi 5 anni è rimasta ferma per la crisi e che ora, invece, potrebbe rivitalizzarsi. Molti Comuni toscani stanno chiedendo di applicare ai Regolamenti vigenti le stesse possibilità di proroga dei nuovi strumenti urbanistici, perché buona parte del la Toscana rischia di essere “imballata” proprio alle soglie di questa ancora debole ripresa economica”.

Enrico Rossi presidente Regione Toscana

Dalle pagine de La Nazione di ieri, in una intervista, il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli ha lanciato un’idea rivolta all’amministrazione comunale, sulla scia delle decisioni del sindaco fiorentino Nardella. Cosa ne pensa? 

“La proposta del direttore della Coldiretti è assolutamente condivisibile. Noi abbiamo cominciato a muoverci in quella direzione attraverso l’approvazione di un apposito regolamento che prevede incentivi fiscali per le nuove realtà che si vogliono insediare nel centro storico e che puntano sulla filiera corta, sui prodotti biologici, sugli Igp e Dop, sull’artigianato di qualità, sui servizi riguardanti i beni culturali, l’ambiente e la mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di riqualificare il tessuto commerciale del centro storico e valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità toscane e del territorio. E’ un primo passo a cui ne devono seguire altri e l’intervista del direttore di Coldiretti, apparsa su La Nazione, ci rafforza nell’idea che la strada che stiamo seguendo sia quella giusta”.

Lo stesso quotidiano, ieri, apriva sul tema delle multe: sempre di più per fare cassa e bilancio. I cittadini si sono ovviamente rivoltati. Sarà così? 

“La notizia è stata ricavata da una interpretazione sbagliata del documento del bilancio preventivo 2016 e, quindi, non è vera. Da quest’anno i nuovi principi di contabilità pubblica, infatti, ci impongono di iscrivere a bilancio non tanto le multe effettivamente riscosse bensì quelle che vengono emesse. In parole povere, fino all’anno scorso in bilancio venivano considerati solo gli incassi reali, mentre dal 2016 saranno considerati gli incassi teorici insieme ad un fondo prudenziale che rappresenta le multe non pagate che a Siena sono una bella cifra per la difficoltà di riscossione delle sanzioni fatte agli stranieri.
Quindi l’incasso realmente previsto è il medesimo del 2015, ad eccezione di una piccola variazione (6%) che deriverà presumibilmente da tre fattori: i maggiori controlli sulla ZTL (grazie alle nuove telecamere), maggiore capacità di riscossione agli stranieri (attraverso una ditta specializzata) e due nuovi autovelox. Questi sono tutti interventi fortemente voluti dai cittadini, che per un verso tutelano il traffico nel centro storico e per l’altro contrastano gli eccessi di velocità”.

Katiuscia Vaselli

(potete rileggere la prima parte dell’intervista  qui)