Aumenta la povertà a Siena, Anna Ferretti: “In quattro mesi oltre 70 famiglie in difficoltà”

Oggi si celebra la Festa della Mamma, la mamma che rappresenta il mondo delle donne ma che allo stesso tempo racchiude un concetto più ampio, quello della famiglia. Perché dietro a una mamma ci sono sempre dei figli da proteggere. E  in effetti in questo anno, ancora caratterizzato dall’emergenza sanitaria, abbiamo bisogno, sempre più,  di ricordare perché moltissime famiglie, italiane e non, hanno attraversato e stanno attraversando un periodo moto difficile a causa della crisi economica. Numeri che preoccupano e non poco anche nella provincia di Siena: in soli 4 mesi oltre 70 famiglie hanno chiesto aiuto alla Caritas Diocesana di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino.

“Siamo preoccupati – ha detto Anna Ferretti, presidente della Caritas di Siena – in poco più di quattro mesi oltre 70 famiglie hanno chiesto aiuto alla Caritas. Nel complesso, stiamo seguendo 240 nuclei famigliari in difficoltà economica in tutta la provincia. Sono numeri che ci fanno preoccupare, senza una soluzione rischiamo di perdere il controllo. Se non riusciremo a far ripartire l’economia sarà ancora tutto più difficile”.

Niente lavoro e tanta preoccupazione è quello che stanno passando diverse famiglie in provincia di Siena. Tante le spese da sostenere a partire dalla didattica a distanza in cui si è reso indispensabile l’utilizzo di un pc, un problema soprattutto per chi ha dovuto affrontare la Dad con più di un figlio.

“La pandemia ha reso evidenti una serie di spese che molti non sono riusciti a sostenere – conclude Ferretti – dalla didattica per i figli alla spesa nei supermercato, la Caritas ha cercato di dare una mano a tutti. Dobbiamo però cercare di trovare soluzioni a lungo termine. Devo dire che ultimamente c’è più attenzione e sensibilità però la Caritas non può essere la soluzione, i problemi devono essere risolti in altre sedi e ad altri livelli. Penso che sia più dignitoso aiutare una persona in difficoltà trovando un’occupazione anziché donare 300 euro per una bolletta, consapevole del fatto che il mese successivo si ripresenterà lo stesso problema”.