Inchiesta per corruzione, stage in cambio di finanziamenti. Tuonano i legali: “Insussistente”

Nell’inchiesta per corruzione disposta dalla Procura di Siena e condotta dall’alba di stamani dagli uomini della Guardia di Finanza sia nelle abitazioni che negli uffici delle persone indagate, la reazione degli avvocati è forte e decisa.

In sintesi, si parla di due finanziamenti per società terze da parte della Finanziaria Senese di Sviluppo, partecipata pubblica di sostegno economico alle aziende, in cambio di uno stage retribuito a Terrecablate reti e servizi, altra partecipata di servizi internet e telefonia. Sarebbe qui la presunta corruzione contestata dalla Procura di Siena al direttore generale di Fises e all’amministratore unico di Terrecablate per i quali il Gip ha accolto la richiesta d’interdizione al pubblico ufficio per due mesi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti le due pratiche per ottenere il finanziamento, presentate dall’amministratore unico di Terrecablate in veste di commercialista, sarebbero state oggetto di “interessamento personale da parte del dg di Fises”, secondo quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta. In cambio sarebbe stato garantito uno stage retribuito al figlio dello stesso dg “senza nessuna procedura di evidenza pubblica”. Dalla stessa inchiesta sarebbe emerso una presunta procedura corruttiva riguardante un’altra azienda e Fises per cui risultano indagate altre 2 persone.
“Rivendico a nome del mio assistito la sua totale estraneità da ogni illecito penale” scrive in una nota l’avvocato Fabio Pisillo, legale difensore dell’amministratore unico di Terrecablate indagato a Siena per corruzione. “Sarà dimostrato agevolmente che non vi è stato alcuno scambio di favori così come sarà dimostrata la assoluta regolarità dell’assegnazione da parte di Terrecablate del tirocinio contestato dalla Procura come irregolare” prosegue Pisillo. “Quanto ai presunti favori” che il suo assistito “avrebbe ricevuto da Fises, va sottolineato che non è contestato neppure dalla Procura alcun vantaggio personale del medesimo, ma ipotetici benefici per 2 sue clienti” prosegue la nota.

Una posizione forte anche quella dei due legali del direttore generale Fises, gli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino: “Il nostro assistito nega fermamente e decisamente ogni accusa: il fulcro dell’ipotesi accusatoria si fonda su due operazioni di finanziamento che sono totalmente e perfettamente regolari, rispettose dei regolamenti interni di Fises e verificate in ogni loro aspetto”.  I due legali definiscono “totalmente insussistente” l’ipotesi di reato sottolineando: “intendiamo dimostrare quanto prima la piena innocenza del nostro assistito”. “A ciò aggiungiamo che da tempo insieme al nostro assistito abbiamo inutilmente comunicato e offerto agli inquirenti la piena disponibilità a fornire chiarimenti su qualsiasi aspetto fosse ritenuto meritevole di approfondimento: ciò non ci è stato permesso e questo aggiunge ulteriore amarezza per un provvedimento che riteniamo ingiusto e contro il quale ricorreremo nelle sedi designate” prosegue la nota. “Il valore economico delle condotte contestate è di una esiguità disarmante (si contesta uno stralcio di mille euro su un rientro di poco più di quarantaduemila euro e l’erogazione di un finanziamento del tutto regolare di quarantamila euro ad altro cliente), certamente del tutto sproporzionata rispetto all’enfasi dedicata alla vicenda” concludono i legali.

Intanto anche la stessa Finanziaria Senese di Sviluppo invia una nota ufficiale nella quale comunica che “La società ha fornito piena collaborazione nello svolgimento delle attività di perquisizione e rileva comunque che, allo stato, non emergerebbero dal punto vista amministrativo profili di irregolarità nelle pratiche oggetto di attenzione. (…) Da ulteriori verifiche la Finanziaria può affermare che non risultano rapporti finanziari tra la società e Terrecablate reti e servizi”, spiega la nota in riferimento all’altra società partecipata pubblica il cui amministratore unico è indagato per corruzione nell’ambito della solita inchiesta.

K.V.