Il puntaspilli – Il Palio ‘protetto’ due volte


“Nel più ci sta anche il meno”: è un vecchio proverbio toscano che ci piace! Come dire… per essere sicuri di un successo (nel nostro caso una iscrizione), duplichiamo gli sforzi (nel nostro caso iscriviamoci due volte).

E’ accaduto, certo per eccesso di zelo, che la giunta comunale abbia chiesto l’iscrizione del Palio  al Registro delle manifestazioni e rievocazioni storiche della Toscana; tutto bene solo che (Sergio Profeti Docet, ed in queste cose è credibile) fa sapere, e le carte confermano, che simile atto era già stato compiuto dalla giunta Valentini nell’agosto 2016. Il perfezionamento avvenne pochi giorni dopo e da quasi tre anni il Palio risulta “coperto”. Da cosa? Essere una rievocazione storica facilita il modo con cui si affrontano processi penali (speriamo non ce ne siano più…abbiamo già dato). Insomma una sorta di “attenuante generica” o di “guarentigia” che potrebbe facilitare la difesa di enti e persone.

Il sindaco, che è avvocato, conosce l’importanza di questo status che non prevede certo la non punibilità dei colpevoli, ma rende la loro difesa più agevole in quanto i comportamenti errati messi in atto, potrebbero essere parzialmente scusabili per la caratteristica dell’avvenimento all’interno del quale avvengono.

Solo che il sindaco, esperto in cose di Palio, non si ricordava di questa iscrizione e ha sollecitato la re-iscrizione. Chissà che diranno in Regione…

Ricordo che quando si seppe delle intenzioni di Valentini di chiedere di essere etichettati “rievocazione”,  si sollevò un bel polverone perché, sapete come siamo non senesi/contradaioli, quando si sente dire Firenze ci prende il prurito. E giù critiche. Critiche per l’ iscrizione ad un albo della città del giglio e per il fatto che venivamo assimilati ad altre “sagre” che non sono nemmeno parenti poveri della nostra Festa (con la “f” maiuscola).

Va bene così: forse abbiamo cambiato parere e siamo meno attenti e critici di quando, ad esempio, un cronista concludendo la telecronaca di una corsa ciclistica in Piazza ha detto che la curva di San Martino è pericolosa per i poveri cavallini. Fino al punto di mettere in crisi il rapporto con la Rai e, da parte del comune,  anche con il Consorzio Tutela del Palio, che c’entrava davvero poco.

Mettiamola così: forse la doppia iscrizione è stata fatta proprio per affermare la nostra diversità. E magari per chiedere la doppia tutela in trbunale. E Firenze, non solo per questo, sta diventando amica…

Senio Sensi