Il cuore di Siena si apre nelle notti d’estate: il pulpito del Pisano, il Requiem di Verdi e il pavimento di luce

Notti magiche nel giugno di Siena,tre grandi eventi che daranno vita e voce a tesori unici al mondo: dal restauro del Pulpito di Nicola Pisano a I Notturni dell’Opera con l’esecuzione integrale della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi fino all’incanto della sera del 27 giugno con la serata inaugurale per la scopertura del pavimento del Duomo introdotta da “un’opera luminosa” curata da Marco Nereo Rotelli che, con la sua cifra stilistica, capace di rendere visibile la parola come figura, ha ideato un percorso visivo dove arte, musica scrittura interagiscono dando voce alla facciata.

Parlando del restauro del pulpito di Nicola Pisano, si tratta di “Un evento di portata internazionale per l’interesse che avrà per la comunità scientifica – commenta il rettore dell’Opera metropolitana del Duomo Gian Franco Indrizzi – tra l’altro il pulpito di Nicola Pisano è fiore all’occhiello del Duomo in quanto testimonianza spirituale della civitas di quel tempo ma anche come immagine della particolare floridità che la nostra città viveva in quel periodo. Siena poteva permettersi di chiamare gli artisti migliori, i migliori architetti, scultori e pittori del periodo. Nicola Pisano ma anche Arnolfo di Cambio e diversi altri”.

Una grande soddisfazione poter guidare da rettore un traguardo come questo: “Siamo più che soddisfatti dopo oltre due anni di lavori di restauro che hanno messo in evidenza dettagli dei quali non eravamo a conoscenza e la comunità scientifica, oltre al pubblico, saprà apprezzarle di sicuro. Abbiamo oggi una documentazione – grazie anche al gran lavoro del soprintendente Bagnoli – su tecniche e modalità di lavoro degli artisti dell’epoca su precisi materiali dei quali nessuno aveva mai saputo nulla”. Un complesso e articolato contratto, ancor oggi conservato, attesta che il 29 settembre 1265 l’Opera del Duomo di Siena commissionò infatti a Nicola Pisano l’esecuzione di un Pulpito marmoreo, che il grande architetto e scultore portò a termine nel giro di tre anni con l’aiuto del figlio Giovanni e dell’allievo Arnolfo di Cambio. La monumentale struttura architettonica, interamente coperta di altorilievi scolpiti, fu sistemata nella zona destra dello spazio sottostante la cupola e qui rimase fino al 1506, quando fu totalmente smontata e rimase in attesa della collocazione attuale, che fu terminata nel 1543. Venerdì 15 giugno nel Duomo di Siena, il rettore dell’Opera della Metropolitana, Gian Franco Indrizzi, presenterà il restauro dell’opera.

Si prosegue il 21 giugno, questo sarà un mese intenso per la città e per la cultura: “Oltre 150 persone impegnate e un grande lavoro di tutti, per realizzare questi eventi che saranno davvero suggestivi” ha aggiunto Indrizzi. Giovedì 21 giugno alle 21.30, infatti, nella Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi a Siena, per I Notturni dell’Opera si svolgerà l’esecuzione integrale della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Il solstizio d’estate celebrato da un grande evento organizzato dall’Opera della Metropolitana di Siena e Opera – Civita. Per la prima volta infatti, l’evento, si sposterà dal complesso monumentale del Duomo per essere accolto all’interno della Basilica dei Servi dove la fabbriceria senese, affidataria del monumento, ha deciso di intervenire con un finanziamento volto al recupero di parte delle coperture alla messa in sicurezza di parte delle strutture architettoniche: “Spero questo sia un’ulteriore passo per la valorizzazione della Basilica dei Servi come degli altri tesori unici che questa città conserva e che le politiche turistiche anche del Comune siano sempre più mirate, attraverso guide turistiche e tour operator, a indirizzare il flusso dei visitatori non solo e soltanto nell’usuale visita ai principali monumenti ma anche al percorso di inestimabili ricchezze di Siena” ha aggiunto ancora Indrizzi. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi fu eseguita integralmente per la prima volta in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco a Milano. Fu diretta dallo stesso Verdi ed il successo fu talmente enorme che la fama della composizione superò presto i confini nazionali. L’opera è una composizione sacra per coro, solisti ed orchestra e verrà eseguita dall’Unione Corale Senese “Ettore Bastianini”, dal Coro della Città di Firenze e dell’orchestra “Ettore Bastianini”. In realtà si trova a Siena un forte legame con Manzoni e con una storia triste che racconteremo.

In lucem veniet è il terzo, suggestivo, grandioso evento che chiuderà il mese di giugno:  verrà alla luce, proferisce la Sibilla Cumea, rappresentata in una delle tarsie del Pavimento del Duomo di Siena che sarà rivelato, con scopertura straordinaria, a partire dal prossimo 27 giugno. La raffigurazione della Cumea, assegnata a Giovanni di Stefano, utilizza il testo della profezia sibillina in cui il Figlio di Dio appare come il Redentore, che dopo aver sconfitto la morte, porta la salvezza al genere umano tornando alla luce della Resurrezione.
Il 27 giugno prossimo, in occasione della settima edizione di “Lux in nocte”, alle ore 21.30, si terrà la serata inaugurale per la scopertura del Pavimento introdotta da “un’opera luminosa” curata da Marco Nereo Rotelli che, con la sua cifra stilistica, capace di rendere visibile la parola come figura, ha ideato un percorso visivo dove arte, musica scrittura interagiscono dando voce alla facciata. Rotelli creerà una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere, anche grazie a una lavagna luminosa interattiva.

“Sarà una serata davvero suggestiva e da godere attimo per attimo. Eventi analoghi sono stati realizzati da questo famoso artista in piazze importanti d’Italia, dal Duomo di Milano a San Miniato al Monte di Firenze e sono stati eventi di enorme successo. La luce  – conclude Indrizzi – sarà la via da seguire nelle immagini ricreate da Rotelli sulla facciata del Duomo e poi, quando verrà aperto il portone principale, dentro al Duomo seguendo lungo la navata centrale le tarsie scoperte che offriranno grazie alla nuova illuminazione uno spettacolo unico. Uno spettacolo, quello interno, che potrà essere visitato per la scopertura straordinaria del pavimento dal 27 giugno al 31 luglio  poi da agosto a ottobre come ogni anno”.

Katiuscia Vaselli