Il Corteo, la storia, le monture: a palazzo pubblico in mostra il rinnovo dei costumi del 1981

“Una storia in montura. Bozzetti e costumi comunali del Corteo Storico del 1981” è la mostra che sarà inaugurata nella sala dei Costumi a Palazzo Pubblico il prossimo 2 dicembre, alle  17, dal sindaco Luigi De Mossi, con la quale il  Comune svela, per la prima volta, il processo creativo che, dopo il 1904, 1928 e 1955, ha portato all’ultimo rinnovo del Novecento dei costumi del Corteo Storico, quando  fu aggiornata e rimodellata l’intera struttura della sfilata, portandone il numero dei partecipanti quasi a seicento.

L’allestimento, nasce da un’idea proposta dall’Ufficio economato del Comune, al quale si deve l’organizzazione del Corteo in occasione dei Palii, per far conoscere la genesi dei bozzetti relativi alle monture delle rappresentanze comunali (circa trecento). L’incarico  fu affidato a cinque artisti: Donato Martelli, Bruno Marzi, Sebastiano Morichelli, Pierluigi  Olla e Ezio Pollai, ma intrapreso solo dagli ultimi tre, in quanto Martelli morì prematuramente e Marzi lasciò il campo ai colleghi più giovani.

Il progetto, come si evince, dalla pubblicazione di Matteo Fontani “La Balzana in Campo” (ed. Betti), che ben analizza, nel tempo, l’iconografia dei costumi comunali  fu sviluppato sin dalle prime fasi di ideazione in modo collaborativo, attraverso una profonda ricerca al fine di dare al Corteo una unità stilistica di riferimento anche per le Contrade.

“L’epoca di riferimento  – come scrive Fontani che, per l’allestimento ha curato le didascalie nei vari pannelli – si era ormai assestata al tardo Quattrocento, inizio Cinquecento, e fu mantenuta inalterata, registrandosi però un deciso e auspicato innalzamento del valore storico artistico dei costumi, grazie alla qualità che i bozzettisti e i costumisti riuscirono a garantire.”

Pisanello, Paolo Uccello e Piero della Francesca sono solo alcuni dei grandi artisti del passato che ispirarono il lavoro creativo. Grazie alla presenza dei confronti iconografici all’interno del percorso della mostra sarà possibile riconoscere le opere d’arte da cui è stato preso spunto. Un’attenzione filologica marcata anche dall’introduzione nel Corteo dell’inedita rappresentanza dell’antico Studio Senese, dei sei cavalieri legati alle più nobili e illustri famiglie senesi e dei balestrieri di Palazzo.

I visitatori dell’esposizione si troveranno, quindi, nel meraviglioso spazio della Sala dei costumi di Palazzo Pubblico, per vedere e conoscere una vera e propria produzione artistica: il bozzetto e il costume che da questo ha preso vita. Un vero e proprio percorso cognitivo, reso ancor più affascinante da un gioco di luci in grado di esaltare oggetti e particolari all’interno di locali già di per sé carichi di fascinazione.

A corredo anche la proiezione di un video dove gli artisti racconteranno le fasi e le scelte adottate  per la realizzazione dei bozzetti.

“Una storia in montura” resterà aperta, ad ingresso libero, il martedì e giovedì fino al prossimo 6 gennaio dalle 16 alle 19 compresi i festivi, escluso il 25 dicembre.