FMps, il presidente Rossi: “Azione contro la Banca? Non voglio tirate di orecchie”

“Siamo sulla stessa lunghezza d’onda ma non credo di meritare tirate di orecchie, non le voglio”. Così il presidente FMps Carlo Rossi commenta a margine della nota ufficiale inviata dalla Fondazione in seguito alla conferenza stampa odierna, durante la quale il sindaco De Mossi aveva sottolineato il concetto ribadito più volte negli ultimi giorni./
Un’azione risarcitoria nei confronti di Banca Mps per gli aumenti di capitale dal 2008 al 2011 pari a 3,8 miliardi di euro. Questo, in sintesi, ha chiesto il sindaco Luigi De Mossi alla Fondazione Mps, all’epoca dei fatti principale azionista della banca, in una lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici di Palazzo Sansedoni. “Gli aumenti di capitale non andavano fatti. E’ necessario intraprendere tutte le iniziative giudiziarie in merito al recente passato afferente gli aumenti di capitale della Banca Mps, seguiti e sostenuti da codesta Fondazione. Siamo ai limiti massimi, agli sgoccioli del tempo a disposizione” ha spiegato De Mossi nel corso della conferenza stampa sul tema sottolineando come l’azione risarcitoria sia “necessaria per far tornare Siena al centro del rapporto con la banca. Io sollecito un’azione risarcitoria, la città è stata depauperata di somme ingentissime di denaro che dobbiamo fare il possibile per poter recuperare”.

La risposta da parte di FMps è arrivata con una nota ufficiale: “In merito a quanto dichiarato questa mattina dal Sindaco di Siena, Luigi De Mossi, la Fondazione Mps precisa che nel quadro dei vincoli normativi e statutari, rivolti prioritariamente alla conservazione del patrimonio, sia le precedenti due Deputazioni Amministratrici che l’attuale, in totale autonomia, hanno già intrapreso e stanno portando avanti diverse azioni risarcitorie nei confronti sia degli ex-amministratori della Fondazione che dei vertici di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. e delle altre istituzioni finanziarie coinvolte nelle note vicende verificatisi a partire dal 2008, ponendo una particolare attenzione a che nessun diritto invocabile nei confronti della Conferitaria, risultasse in alcun modo sacrificato.Ulteriori e nuove azioni potranno essere intraprese – d’intesa e con il supporto dei legali – a seguito della pubblicazione delle motivazioni della sentenza penale del processo di Milano sulle questioni inerenti Banca Mps. Resta inteso che nessuna prescrizione è nel frattempo intercorsa. Ad oggi, individuare specifiche cause di responsabilità o, ancora di più, l’ammontare esatto delle pretese, appare quantomeno prematuro se non addirittura rischioso per lo stesso Ente. Infine, si rileva come, da un punto di vista giuridico, non sussista alcuna legittimazione del Comune di Siena a procedere ad un’azione risarcitoria nei confronti della Fondazione in tale ambito e, pertanto qualsivoglia “messa in mora” è da considerarsi priva di fondamento”.

 

Una grande prudenza nel presente che dà contro un’altrettanta grande avventatezza nel passato… “Nessuna prudenza, si tratta di concretezza. Abbiamo già fatto i nostri passi ma adesso dobbiamo aspettare i tempi giusti per poter procedere. Una fuga in avanti potrebbe addirittura essere rischiosa” commenta Rossi.

E allora perché la ‘fuga in avanti’ da parte del sindaco? “Ritengo ci sia grande preoccupazione più che giustificata da parte sua, il sindaco sta rispettando il suo ruolo di tutela dell’interesse della città, della Fondazione Montre dei Paschi e dell’intero territorio. E’ soltanto da apprezzare. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda”.

Certo, a giudicare dai toni impetuosi del primo cittadino e da quelli suoi, presidente, più pacati ma fermi, si fatica a credere a una unità d’intenti. Eppure, in questo senso De Mossi ha smosso le acque e dato un enorme assist alla Fondazione Mps…. “FMps ha solo espresso con chiarezza le proprie posizioni, ho ritenuto opportuno rispondere oggi dopo alcuni giorni durante i quali l’argomento è montato. Tutto qui”.

Tutto qui.

Katiuscia Vaselli