Fendi investe ancora nella qualità toscana. E raddoppiano i posti di lavoro

Regione Toscana e comune di Bagno a Ripoli,in provincia di Firenze, hanno firmato un’intesa con Fendi relativa al nuovo stabilimento di pelletteria che sorgerà nella vecchia ex fornace Brunelleschi a Capannuccia (foto dello stabilimento in evidenza), abbandonata da anni, con un investimento intorno ai 40 milioni di euro. Entro marzo il Comune adotterà definitivamente la variante urbanistica per il nuovo insediamento della maison, presente a Bagno a Ripoli da oltre trent’anni con uno stabilimento. “E’un successo per tutti, soprattutto per chi troverà lavoro” ha affermato il governatore della Toscana Enrico Rossi.

Scuola di formazione per artigiani della pelletteria L’intesa prevede anche una nuova scuola di formazione per artigiani della pelletteria, la ricerca su nuovi materiali e l’impegno a sviluppare nuovi prodotti avanzati, il potenziamento assieme agli enti locali dei trasporti pubblici verso la frazione, nuove strade che Regione e Comune realizzeranno a partire dalla variante alla Chiantigiana, la sistemazione di alcuni giardini ed aree pubbliche. “Fendi rischiava di andarsene per mancanza di spazi – ha spiegato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini -. La soluzione raggiunta non solo consolida sul territorio un marchio leader della moda, ma permette, senza consumare nuovo suolo, anche di recuperare un luogo oggi degradato”.

Invest in Tuscany La Regione, con la struttura dedicata ‘Invest in Tuscany’ che fa capo direttamente alla presidenza della giunta, accompagnerà l’operazione in tutte le sue fasi, facilitando come nel caso di altri investimenti i rapporti tra azienda e istituzioni locali, con le imprese del territorio ma anche sostenendo la collaborazione con le università a vantaggio della ricerca e dell’intero sistema economico. Il nuovo stabilimento si estenderà su 13 mila metri quadrati, gli stessi volumi dell’attuale fornace. “Siamo contenti – ha detto Rossi – perché vuol dire occupazione, si parla di un raddoppio dell’occupazione da 250 circa a 500, il che vuol dire a sua volta ulteriore occupazione indiretta. C’è un recupero importante, bello, di un’area dismessa, abbandonata, che invece viene portata a nuova vita con un bell’inserimento nel paesaggio della Toscana, e poi abbiamo in corso impegni anche su altri fronti, uno è questo della variante dell’uscita dalla strada Chiantigiana, su cui la Regione ha impegnato 25 milioni, c’è la Città metropolitana che deve fare la realizzazione del progetto, convocheremo a breve una riunione per creare le condizioni perché quanto più rapidamente possa realizzarsi”.