Duprè, la rabbia dei genitori: “Ci sentiamo presi in giro, questa volta non ci fermeremo”

Come saranno trasportati i nostri figli? Quali saranno i tempi? Come sarà organizzata la giornata scolastica? Come sarà gestita la mensa? E le norme anti contagio? Tante domande alle quali, per il momento, non sembrerebbe essere arrivata alcuna risposta.

La situazione della scuola elementare Giovanni Duprè è stata un fulmine a ciel sereno che ha fatto scatenare l’ira dei moltissimi genitori degli oltre 200 alunni che, da lunedì, saranno spostati nei plessi scolastici di Presciano e San Miniato. La scuola, infatti, da lunedì diventerà un cantiere per garantire la sicurezza della struttura a tutti gli alunni e docenti, ma la rabbia che arriva dei genitori non è rivolta tanto alla necessità di eseguire i lavori, quanto alla tempistica relativa alla comunicazione da parte del Comune di Siena.

In questa settimana si sono tenuti diversi incontri tra il sindaco, Luigi De Mossi, l’assessore comunale, Paolo Benini e i tecnici che seguiranno i lavori.

“Ci sentiamo presi in giro – affermano i genitori della Duprè – l’incontro che, l’assessore e il sindaco, dicono di aver partecipato non corrisponde a verità. La realtà dei fatti è un’altra. Il sindaco inizia il suo saluto, ci chiede scusa per il disagio e i tempi con i quali ha avvertito, da lì il silenzio più assoluto, per poi capire che, nonostante il suo computer fosse connesso, in realtà se n’era andato. Lo stesso l’assessore Benini che, nonostante avesse dato la sua disponibilità, ci ha congedato dopo pochi minuti per impegni personali, lasciandoci soli con i tecnici che ci hanno descritto le modalità dei lavori. Tutto bello, ma il motivo dell’incontro era un altro, ovvero capire la cosa più importante: la tutela dei nostri bambini. Tante domande alle quali non abbiamo mai ricevuto risposta”.

Tra le preoccupazioni più importanti spuntano trasporto, mensa e istruzione. Dalle dichiarazioni dei genitori, ancora dal Comune non sarebbe arrivata alcuna spiegazione su come avverranno gli spostamenti da una scuola all’altra, di come sarà organizzata la mensa, come verranno garantite le norme contagio, sempre più importanti vista l’impennata dei contagi.

“Il cosiddetto ‘trasloco’ che avverrà nei prossimi giorni in realtà sono i nostri figli – continuano – che da lunedì dovranno spostarsi tra Duprè, Jacopo Della Quercia, Presciano e San Miniato. Abbiamo saputo che da lunedì i nostri ragazzi verranno portati regolarmente davanti la scuola Duprè, da lì un bus si occuperà di trasportarli nei relativi plessi scolastici. Ancora però non sappiamo come sarà organizzato, chi si occuperà di loro nei tempi di attesa lungo una strada trafficata come via Roma? In più nei bus i ragazzi verranno smistati con altre classi venendo meno alle normative anti contagio”.

“Per quanto riguarda la mensa, invece, ci avevano dato conferma che verranno organizzate delle lunchbox, ma parlando con la mensa sappiamo che ancora non è stata data alcuna indicazione – concludono -. La tempistica di questi lavori lascia molto a desiderare, forse l’assessore pensava di parlare con un gruppo di bifolchi che avrebbero ubbidito senza muovere un dito. Il Comune non ha mai risparmiato nemmeno un euro su quello che gli interessava, forse la scuola è un’esigenza secondaria. Tutto questo ci lascia l’amaro in bocca e questa volta non ci fermeremo. Se sarà necessario, se non arriveranno delle risposte esaustive prenderemo in considerazione l’ipotesi di intraprendere vie legali”.

Intanto, sulla vicenda,  si muovono sindacati e politica. La Flc Cgil di Siena chiede all’assessore Benini di “assumere una posizione di ascolto” nei confronti dei genitori e “valutare attentamente l’opportunità di rimandare i lavori nei mesi estivi, quando saranno terminate le attività didattiche”. La scuola è iniziata da più di due mesi, evidenzia la sigla, e quindi “l’urgenza con cui l’amministrazione comunale ha deciso di dare avvio ai lavori di ristrutturazione lascia intendere che il Comune abbia permesso la frequentazione da parte della popolazione scolastica di un plesso non sicuro”. Per Flc Cgil Benini deve infine “ammettere l’incapacità di gestire una tale situazione con la dovuta programmazione”

Per il gruppo consiliare del Pd invece “questa vicenda dimostra come la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole debba essere centrale in una programmazione dei lavori pubblici, il cui assessorato ha invece subito riassetti per ben tre volte dal 2018; e che le decisioni, per essere efficaci, hanno bisogno di partecipazione e di anticipata condivisione con i cittadini, il cui contributo va ascoltato e considerato nel governo delle scelte. Questa Amministrazione, invece, ci abitua ogni giorno o ad annunci senza effetto o alla comunicazione di decisioni inesorabili, mentre nel mezzo ci dovrebbe stare il governo dei problemi della Città insieme con i suoi abitanti”.

NB