Covid-19, albergatori e ristoratori senesi molto preoccupati: “I turisti stanno cancellando le prenotazioni”

“Abbiamo già perso delle prenotazioni per circa 5mila euro. In pochi giorni abbiamo avuto tante cancellazioni, soprattutto dall’estero. Ci sono stranieri che già ci hanno fatto sapere che hanno deciso, nonostante la prenotazione già effettuata, di non venire più a Siena per seguire la corsa ciclistica Strade Bianche”. Gli albergatori cittadini sono preoccupati, e già vedono primi riscontri negativi. Leopoldo Conti, titolare del Piccolo Hotel Etruria, fa sapere di avere già perso 5mila euro in pochi giorni: “In 48 ore calcoliamo perdite per 5mila euro – afferma –. Avevamo gruppi olandesi e statunitensi, una università statunitense e anche un gruppo di italiani che ci hanno disdetto la prenotazione. Con i nostri soci abbiamo subito fatto una riunione e abbiamo deciso di abbassare le nostre tariffe per il periodo estivo”.

“Ci sono già state gravissime ripercussioni – afferma Jacopo Ceccherini dell’Hotel La Perla –, arrivano tante cancellazioni, c’è un caos totale. Il problema è quello che potrà avvenire anche dalla Pasqua in poi e nell’alta stagione. C’è preoccupazione, questo è indubbio. Noi siamo qua, purtroppo in alcuni casi c’è stata una comunicazione sbagliata, e noi stiamo subendo tutto quello che sta avvenendo. Ero contentissimo perché in questi mesi di bassa stagione avevo avuto un aumento delle prenotazioni e invece guardate cosa è successo”.

In centro si vedono meno visitatori, anche le gite turistiche sono state al momento bloccate. “La comunicazione di questa emergenza avrà degli effetti – afferma Fausto Jannaccone del Bar Il Palio –. So che molti albergatori hanno già avuto tante disdette e cancellazioni. Temo che il problema possa essere nel lungo termine e che possa riguardare tutta la stagione turistica”. “Se bloccano le gite ci mettono in ginocchio”, dicono altri ristoratori del centro storico. “Stiamo già vedendo un calo di turisti stranieri, per fortuna invece tanti italiani vengono ancora”, aggiunge una ristoratrice senese.

Intanto prendiamo su tutti anche il messaggio che ci arriva da un imprenditore della nostra provincia, titolare di un ristorante: ” Parlando con altri colleghi ci è venuta in mente una domanda…se dovessimo arrivare,visti già i risultati in altre regioni,alla chiusura delle attività al pubblico che cosa prevedono il governo e la regione per le centinaia di partite iva che al momento non godono di alcun sussidio in casi di perdita di lavoro?! Gli F24,gli stipendi,le bollette,i mutui e gli affitti continueranno a correre?! Senza contare un calo del turismo che è molto probabile,mi auguro di no, ci sarà?”.

Mentre il noto albergatore senese Riccardo Pagni scrive su Facebook: “Chi non è del settore non può capire il danno che viene fatto alla nostra città, agli alberghi, ai ristoranti, ai negozi e ai lavoratori che restano a casa dalla chiusura delle gite scolastiche in una zona che non ha registrato casi (per fortuna e almeno per ora). Sarà prevenzione valida quando poi chiunque può arrivare nel supermercato, nel cinema, in chiesa e in altri luoghi pubblici? Non sono un virologo e non lo so ma seguendo la logica sembra una cosa tutta sbagliata per rovinare anche l’economia delle zone non in emergenza. E’ un po’ come se dopo il terremoto in Umbria fosse stata chiusa anche tutta la Toscana in via cautelativa. Insomma danni irreparabili su guai indiretti, almeno per ora. Vediamo che succede perché se il governo non rimuove a breve certi divieti o ci dice come stanno veramente le cose sono guai seri. Poi le agevolazioni verranno date alla zona rossa o a tutti, dato che hanno colpito indiscriminatamente tutto il Paese?”.