Cosa ci dicono davvero i dati sul turismo 2017 a Siena

Provo a ridurre all’essenziale i dati sul turismo a Siena nel 2017 presentati dal Centro Studi Turistici.

Lo scorso anno hanno dormito nelle strutture ricettive di Siena città 500 mila persone (perché non tutti sono venuti per turismo) con un +5,5% rispetto all’anno precedente. Anche fossero state 600 mila – in Italia un 20% di sommerso non si nega a nessuno – si può dire che sono tanti, ma non tantissimi e che la forbice fra coloro che vengono a vedere Siena e quelli che ci dormono, lasciando euro preziosi sul territorio, è ancora molto ampia. Del resto è proprio questo “il problema” di tutte le città d’arte.

Il numero di pernottamenti medi è stato di 2,1 notti, quindi superiore ad un milione (+5%), di cui il 70% in alberghi ed il 30% in strutture extra alberghiere. E qui c’è poco da lavorare, la media è già abbastanza alta. Il famoso “giorno in più” – cioè arrivare a 3 notti – appare al momento irrealistico. Già registrare 2,5 notti di media sarebbe un successo notevole ed una bella iniezione di denaro.

Gli italiani sono stati il 44%, gli stranieri il 56%, l’alta stagione (aprile-ottobre) resta dominante con il 73% del totale, anche se il turismo invernale sta crescendo, la tassa di soggiorno ha portato nelle casse di Palazzo Pubblico un importo prezioso di 1,8 milioni di euro (nel 2013 erano 1,4 milioni).

Il dato dell’intera provincia parla invece di circa 2 milioni persone che hanno dormito nelle Terre di Siena (+8%) per un totale di 5 milioni di pernottamenti (+6%) con una media stabile a 2,6 notti. Qui l’incidenza degli agriturismi cambia notevolmente il quadro generale, perché le strutture extra-alberghiere incidono per il 40% del totale. Gli italiani sono il 48% dei turisti, ma garantiscono il 42% dei pernottamenti, mentre gli stranieri fanno soggiorni più lunghi e quindi sono il 52% come numero di persone, ma il 58% se andiamo a vedere il numero di notti trascorse nelle nostre strutture ricettive.

Strutture che sono in costante aumento, tanto che si è “sfondato” il muro dei 67 mila posti letto disponibili (2 mila in più rispetto a 5 anni fa), un “eccesso di offerta” – si pensi anche a quanti nuovi ristoranti sono nati negli ultimi anni – che non può essere frenato, ma che produce anche una riduzione dei prezzi che incide sulla spesa generale: per Banca d’Italia nel 2017 i turisti stranieri hanno lasciato in provincia di Siena 384 milioni di euro. Tanta roba, ma sono 5 milioni in meno dell’anno precedente. E – pensate un po’ – nel 2015 erano stati 500 milioni di euro, ovvero 116 milioni di euro in più.

Se in anni di crescita notevole del turismo, si incassano meno soldi invece di aumentarli (almeno per quanto riguarda gli stranieri), è proprio qui che dobbiamo mettere mano e testa.

Roberto Guiggiani