Corrono in seicento, Cinque Stelle verso “autoesclusione”

Da domani via alla consegna delle liste per le elezioni comunali, si chiude sabato alle 12

Quasi seicento senesi candidati, nove aspiranti sindaci, con l’incognita del Movimento Cinque Stelle. Questo il “canape” per il voto di Siena del 10 giugno (primo turno, mentre il ballottaggio – ormai scontato – ci sarà il 24 giugno): da domani mattina è possibile depositare in Palazzo Pubblico liste, simboli, nominativi dei candidati e, soprattutto, le (almeno) duecento firme di cittadini che servono per ratificare la candidatura. Scadenza definitiva sabato alle ore 12, lunedì l’estrazione per l’ordine dei simboli in lista.

A meno di sorprese più che clamorose sono certi Bruno Valentini (Pd e lista In Campo), Luigi De Mossi (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e lista De Mossi sindaco), Pierluigi Piccini (lista Per Siena), Massimo Sportelli (liste Spqs, Sena Civitas, Siena Aperta, Nero su Bianco, La Martinella), Alessandro Vigni (lista Sinistra per Siena, Potere al popolo), Sergio Fucito (Casapound), David Chiti (lista Siena Doc), Alessandro Pinciani (lista Pinciani sindaco), Nadia Maggi (lista Siena alle fonti). Diciotto liste, quasi seicento senesi (ammesso che tutte riescano ad arrivare a trentadue candidati, di cui almeno un terzo donne, mentre la quota minima è di ventuno candidati per lista) che aspirano a salire le scale di Palazzo Pubblico per entrare in consiglio comunale.

Resta in bilico la candidatura di Luca Furiozzi (Movimento Cinque Stelle) perchè i grillini senesi sono ancora in attesa della certificazione della lista da parte dei vertici nazionali: un ritardo che rischia seriamente di compromettere la presentazione del Movimento a Siena. Gli attivisti sono pronti con la raccolta firme, ma senza il “via libera” non sarà possibile utilizzare il simbolo e a meno di 48 ore dalla scadenza del termine per la presentazione sarebbe in ogni caso una disperata corsa contro il tempo.

I pentastellati di Siena non demordono, ma a questo punto la loro presenza alle comunali pare appesa a un filo, visto che senza il simbolo “a cinque stelle” Furiozzi e co. hanno già chiarito che non si presenteranno: scartata dunque l’ipotesi di una lista civica “indipendente”. Sarebbe certo una sorta di “autoesclusione”, ascrivibile non certo al gruppo senese, ma allo “staff” nazionale, a dir poco clamorosa: il primo partito d’Italia senza candidati a Siena, nella città dove il Movimento ha portato avanti tante battaglie, anche con la presenza degli esponenti nazionali. Una vicenda che, nel caso davvero non ci fosse il simbolo dei Cinquestelle, varrebbe la pena approfondire. Al momento, però, si attendono sviluppi.

Alessandro Lorenzini