Bus e treni: la Toscana investe oltre 1 milione di euro per aumentare la sicurezza a bordo

Oltre un milione di euro per aumentare la sicurezza all’interno di mezzi di trasporto come treni e bus. Questo è l’investimento della Regione. Secondo la Polfer in Toscana, da gennaio al 31 agosto di quest’anno, sono stati denunciati 35 episodi di aggressione, fisica o verbale, di cui 32 a bordo dei treni e 3 in stazione. In particolare ci sono stati 15 casi di spintonamenti, strattonamenti e schiaffi, 20 di minacce e oltraggio. A questi episodi, denunciati, si aggiungono quelli rimasti nell’ombra o situazioni di tensione e disagio che anche se non costituiscono reato possono minare il senso di sicurezza e la serenità del viaggio, creando anche un deterrente all’uso del mezzo pubblico. E la stessa cosa vale per il servizio di trasporto pubblico locale su gomma, dove si sono registrato numerosi casi di aggressioni, spesso ai danni di conducenti e controllori che hanno riportati ferite e contusioni (l’ultimo dei quali a Bibbiena sabato 14 settembre).

Trasporto su ferro:

Con un investimento di 400mila euro è stata rinnovata per il 2020 la convenzione sottoscritta dalla Regione con Trenitalia e cinque corpi di pubblica sicurezza toscani (Polizia dello Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria) per consentire agli agenti di pubblica sicurezza il libero accesso sui treni regionali in cambio della loro disponibilità a qualificarsi come membri delle forze dell’ordine ed intervenire in caso di minacce alla sicurezza dei passeggeri o del personale in servizio.

Gli agenti a bordo treno saranno autorizzati ad intervenire non soltanto in caso di reati veri e propri, ma anche in situazioni ‘spiacevoli’ per l’utenza o nel caso qualcuno salga a bordo per chiedere denaro ai passeggeri (negli ultimi 2 anni le forze dell’ordine a bordo dei treni grazie alla convenzione con la Regione e Trenitalia sono intrevenute 450 volte).

Gli agenti si attiveranno su richiesta del capotreno o per loro stessa iniziativa (nel caso in cui ne valutino la necessità). Saranno chiamati anche ad aiutare nell’identificazione dei viaggiatori sprovvisti di biglietto o con titolo di viaggio irregolare e per far scendere dal treno i passeggeri dei quali il personale addetto, per vari motivi, chiederà l’allontanamento.

Per facilitare gli interventi e migliorare la comunicazione tra il capotreno e gli agenti delle forze dell’ordine presenti a bordo, è stata recentemente proposta da Trenitalia l’installazione sugli smartphone dei soggetti coinvolti di una di una App che in caso di bisogno invii velocemente la richiesta di intervento. E’ già stata predisposta e presentata alle forze dell’ordine una modifica in tal senso della convenzione attuale, si attendono valutazione e l’approvazione da parte dei Comandi centrali.

Con altri 700 mila euro (350 mila per l’annualità 2019 e 350 mila per il 2020) è stato inoltre varato dalla Regione il progetto ‘MuoversinToscana più sicuri’ (DGR N 844 del 25/06/2019), che estende e potenzia il progetto di Trenitalia ‘Sicurezza e Caring’ visti i buoni risultati ottenuti ed il gradimento da parte dei viaggiatori. Con le risorse aggiuntive che la Regione trasferirà al gestore del trasporto ferroviario saranno dunque aumentati:

  • i punti di assistenza alla clientela (6 addetti in aggiunta agli attuali 17, facilmente individuabili grazie alla pettorina rossa) presso le stazioni ferroviarie di Arezzo, Siena e Grosseto (ed altre a seconda della necessità) oltre a Firenze Santa Maria Novella e Pisa Centrale già interessate dal progetto di Trenitalia;
  • le squadre itineranti di addetti alla sicurezza (8 unità, in aggiunta alle 16 già assunte da Trenitalia, individuabili dalle pettorine blu) che saliranno anche a bordo treno e oltre ad assistenza la clientela potranno controllare i biglietti e dissuadere, anche solo con l’azione di presidio, eventuali malintenzionati.

Trasporto su gomma:

Con un investimento di 300 mila euro la Regione sta per avviare un proprio progetto per aumentare la sicurezza e scoraggiare i malintenzionati anche a bordo dei bus. Così come accade per il trasporto ferroviario, anche in questo caso è essenziale la collaborazione del gestore dl servizio, attualmente One scarl, l’impresa che raccoglie tutte le attuali aziende di trasporto pubblico su gomma in Toscana e che è titolare del contratto-ponte con la Regione Toscana.

Dato che il contratto-ponte è in scadenza al 31 dicembre prossimo, il protocollo che attiva il nuovo progetto per la sicurezza sarà firmato a breve e le risorse destinate serviranno per avviare una primissima fase sperimentale entro la fine dell’anno. Grazie alle nuove risorse destinate dalla Regione, che si vanno a sommare a quelle già patuite per il servizio, il gestore del trasporto finanzierà:

  • attività di formazione per il personale viaggiante, finalizzate soprattutto alla gestione di situazioni potenzialmente aggressive ed alla mediazione dei conflitti;
  • l’installazione di protezioni e barriere a tutela del posto di guida del posto di guida sugli autobus urbani;
  • l’installazione di telecamere a bordo;
  • una campagna di sensibilizzazione sulla tutela del viaggiatore a bordo
  • il monitoraggio, anche in collaborazione con le forse dell’ordine, delle corse più critiche;
  • la presenza a bordo di veri e propri addetti alla vigilanza che, in analogia con il lavoro svolto dalle ‘pettorine blu’ sui treni e nelle stazioni, offriranno assistenza alla clientela e controlleranno che non vi siano situazioni critiche, scoraggiando eventuali malintenzionati.